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Decine di furti in abitazioni e aziende, maxi operazione dei carabinieri: otto arresti e 19 persone denunciate

Otto arresti, diciannove persone indagate e ventuno perquisizioni domiciliari. Questi sono i numeri di una complessa indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Piacenza che ha sgominato una banda specializzata in furti in abitazioni e aziende

Otto arresti, diciannove persone indagate e ventuno perquisizioni domiciliari. Questi sono i numeri di una complessa indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Piacenza che ha sgominato una banda specializzata in furti in abitazioni e aziende. Agli arrestati è stato contestato anche il vincolo associativo per la commissione dei reati: un'aggravante che ha pesato non poco sull'emissione della custodia cautelare, arrivata dopo un anno di lunghe indagini da parte dei militari del Nucleo investigativo di Piacenza.

All’alba ddel 15 ottobre sessanta carabinieri del Comando Provinciale nella zona di Piacenza, Lodi, Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Cadeo  e Podenzano, a conclusione di articolata attività investigativa condotta sin dal dicembre 2013 dai militari del Nucleo Investigativo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Michela Versini, hanno arrestato otto persone, ne hanno indagate altre 19 e hanno perquisito 21 abitazioni. 

LE INDAGINI - Le indagini hanno permesso di disarticolare un’associazione per delinquere costituita da cittadini italiani che, avvalendosi dell’attività criminale di cittadini albanesi ed una fitta rete di insospettabili ricettatori locali, ha pianificato e perpetrato 47 furti in danno di esercizi commerciali, strutture ospedaliere ed abitazioni private.

Nel medesimo contesto investigativo si è scoperta anche l’attività di detenzione e spaccio di cocaina da parte di tre degli arrestati che, in tempi diversi, cedevano quantitativi per uso personale. Nel corso dell’operazione sono state eseguite 21 perquisizioni domiciliari che hanno permesso di rinvenire e sequestrare numerosissimi attrezzi atti allo scasso, tra cui il famoso "grimaldello bulgaro", numerosi monili in oro, pellicce e quadri, ritenuti provento di furti e per i quali sono in corso accertamenti al fine di individuare i legittimi proprietari, verificando l’autenticità delle opere sequestrate.

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