rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Un giardino di via Montelungo a Placido Rizzotto, sindacalista assassinato dalla mafia

Martedì 3 giugno, alla presenza dell'assessore alla Legalità Luigi Gazzola e dei rappresentanti dell'associazione Libera, è stato intitolato un giardino dell'area verde della Farnesiana al sindacalista Placido Rizzotto di Corleone, assassinato nel 1948 da un gruppo mafioso

Placido Rizzotto, in occasione dell’intitolazione del giardino allo zio e con la benedizione del parroco della chiesa di Santa Franca, scrive una lettera in cui spiega l’importanza del ricordo delle vittime della mafia, che deve essere tenuto vivo per permettere che «Ognuno di noi possa vivere in piedi e non morire giorno per giorno in ginocchio». Attivo a Corleone come sindacalista e politico, Rizzotto fu catturato e ucciso dal gruppo mafioso di Luciano Leggio. Il suo corpo fu gettato in una foiba di Rocca Busambra e i resti ritrovati solo nel 2009. È stato insignito di medaglia d’oro al merito civile. 

Riportiamo integralmente la lettera di Placido Rizzotto:

A nome mio e della famiglia Rizzotto esprimo grande soddisfazione per la vostra iniziativa che oggi vede intitolata a mio zio un giardino della Vostra città, segno che ormai la figura di Placido Rizzotto è patrimonio non solo di Corleone o della Sicilia, ma di tutto il nostro paese,  soprattutto nella coscienza di tutti gli italiani onesti che credono nei valori di eguaglianza e dei diritti e che sono convinti che il lavoro, qualunque esso sia, deve dare dignità e deve consentire alle persone di sentirsi liberi e non sotto ricatto da chi tenta di vivere in maniera parassitaria alimentando la sfiducia nelle istituzioni , creando i presupposti per la precarizzazione del lavoro per vivere sfruttando i loro simili mantenuti in condizione di costante bisogno.  

I Vespri Siciliani, già nel 1892 e le lotte contadine del secondo dopoguerra, dal 1944 al 1950, furono i primi grandi movimenti popolari che erano mossi dal bisogno delle classi contadine ed operaie di emanciparsi e liberarsi dallo sfruttamento dei potenti del tempo, i grossi feudatari ed i padroni nonché dei loro scagnozzi mafiosi che gestivano i loro interessi  e quindi possono essere considerati, nei fatti, i primi grandi movimenti antimafia.  Purtroppo in entrambi i casi questi movimenti furono soffocati nel sangue e addirittura fu fatto di tutto per cancellare dalla memoria collettiva l’importanza di questi movimenti. 
Dei 42 sindacalisti uccisi nessuno ha avuto giustizia, di moltissimi  di loro si ricorda a malapena il nome. Uccisi e cancellati dalla memoria, i loro assassini impuniti e liberi di continuare a delinquere ed uccidere.

Tutto questo per molti anni ha scoraggiato i più a tentare una ribellione e molti hanno preferito far finta di ignorare l’esistenza della mafia. Ma nel caso di Rizzotto il disegno di cancellarne la memoria non è andato a buon fine  grazie alla reazione della famiglia che per niente impaurita ha cercato in tutti i modi di ottenere giustizia ed ha lottato per ben 14 anni nelle aule di tribunale anche se gli assassini sono stati assolti per insufficienza di prove. Ma non ci siamo arresi, non abbiamo dimenticato ed anche se dopo 64 anni, con tenacia, dopo tanti appelli fatti insieme alla CGIL e Libera siamo riusciti ad ottenere il recupero anche del corpo che nelle intenzioni del suo assassino  Luciano Liggio nessuno avrebbe più dovuto ritrovare.  

Oggi questo giardino si unisce a tanti altri luoghi che ricordano uomini come Placido Rizzotto , Accursio Miraglia, Epifanio Li Puma , Peppino Impastato, Falcone,  Borsellino e tanti altri che hanno preferito morire in piedi piuttosto che vivere in ginocchio. Il loro esempio e la conoscenza delle loro storie deve farci riflettere deve farci capire che tutti insieme possiamo cambiare questa società con le nostre scelte di vita anche nelle piccole cose quotidiane in modo che in questo paese non ci sia più bisogno di eroi e che ognuno di noi possa vivere in piedi e non morire giorno per giorno in ginocchio!

Placido Rizzotto  

17-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un giardino di via Montelungo a Placido Rizzotto, sindacalista assassinato dalla mafia

IlPiacenza è in caricamento