Documenti falsi per aprire il conto corrente, patteggia 1 anno e 2 mesi

Ha cercato di aprire due conti correnti, in altrettante banche, utilizzando documenti di identità falsi. Purtroppo per lei, i funzionari degli istituti di credito non sono caduti nel tranello. Anzi, la seconda volta, il direttore della Bnl di via Genova, accortosi del falso, ha avvertito i carabinieri che l’hanno poi arrestata. Dopo il processo per direttissima, una 40enne di Capo Verde, con la residenza a Napoli, ha patteggiato una pena pesante di un anno e due mesi ed è tornata in libertà. La vicenda è avvenuta lunedì 17 settembre. La donna, ben vestita e cordiale, voleva aprire un conto corrente e usufruire anche dell’home banking. Ha presentato un documenti di identità, che, però, ha insospettito il direttore. Una telefonata al 112 e i carabinieri della stazione di Piacenza principale hanno raggiunto la banca in pochissimi minuti, fermando la donna. La capoverdiana si presentava con il nome reale di una donna dell’Ecuador - che era all’oscuro di tutto - anche se era stato posto su un documento che era falso. I carabinieri le hanno trovato una carta di identità di Parma e una tessera sanitaria.- nella borsa, poi, aveva un’agenda con il nome reale della ecudoriana. E’ così scattata la denuncia per tentata truffa, sostituzione di persona e due episodi di falso. Questa mattina, accompagnata dai militari, la donna, difesa dall’avvocato Giovanni Capelli, è stata processata per direttissima. Il pubblico ministero Arturo Iacovacci aveva chiesto per lei la custodia cautelare in carcere, ma il giudice Adele Savastano non ha ritenuto di concederla. Alla donna, infine, è stata concessa la sospensione condizionale della pena (aveva un precedente penale di alcuni anni fa) ed è potuta tornare in libertà.