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Cronaca Centro Storico / Via Garibaldi

Volontariato, Don Mazzi in Provincia: «Più umanità e meno burocrazia»

Il volontario paragonato al "buon samaritano" nell'intervento di Don Mazzi in Provincia, che critica alcuni aspetti del volontariato di oggi. Il fondatore di Exodus esprime la necessità di un ritorno alle origini: più umanità e meno burocrazia

L'intervento di Don Antonio Mazzi durante il convegno in Provincia sul tema della solidarietà e del ruolo delle forme di cittadinanza attiva, in programma mercoledì 14 settembre, si è aperto con una versione "moderna", ma non certo meno drammatica, della famosa parabola del Buon Samaritano: “Sulla strada da Gerusalemme a Gerico, qualcuno incrocia un tossico mezzo morto. Il monsignore sbarra il Tempio, il politico pensa ad una nuova legge, un portaborse telefona alla stampa… Qualcun altro passa di lì e lo riconosce: era Cesare, 16 volte in comunità, 16 volte ricaduto e 16 volte salvato. Questa era la diciassettesima…”. Il volontario come il Buon Samaritano, quindi, come colui che presta ascolto e che sorregge, una volta e una volta ancora, senza mai stancarsi, senza mai giudicare, e riconoscendo sempre, in chi è prostrato a terra, il proprio simile. Ma è davvero sempre così?

E' con grande decisione che Don Antonio Mazzi lamenta il fatto che il volontariato è oggi subissato da troppi impegni di carattere burocratico, dalla ricerca di fondi, dalla necessità di organizzarsi e strutturarsi, tutte finalità importanti, ma che a volte distolgono l'attenzione dall'obiettivo primario del volontariato, che è l'aiuto immediato e incondizionato nei confronti di chi si trova in una situazione di bisogno. “Dobbiamo tornare a chiederci quale uomo e quale umanità vogliamo – dichiara don Mazzi - dobbiamo fermarci davanti all'uomo e ascoltare i bisogni più autentici, riscoprire cosa c'è di vivo in quell'uomo mezzo morto che troviamo sulla nostra strada, un uomo che non necessita soltanto di un ricovero o di cibo”.
Con l'abituale veeemenza, da cui traspare l'esperienza di tutta una vita trascorsa con grande amore e dedizione a fianco degli emarginati, dei reietti della società, Don Mazzi  ammonisce il volontariato di oggi: "Basta costruire strutture, non facciamoci soffocare dalle organizzazioni, ma riscopriamo il valore autentico dell'uomo, della sua umanità”.
 

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