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Cronaca

«E' rottura tra polizia municipale e amministrazione: ora serve un interlocutore serio»

Il sindacato Diccap Sulpl commenta quanto accaduto in occasione dello sciopero dei vigili il 4 luglio: «Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità»

«Siamo stati lieti di apprendere dalla stampa che nonostante il massiccio sciopero dei Lavoratori della Polizia Municipale, i cittadini abbiano potuto godersi la Festa del Santo Patrono. In base alle informazioni diramate dalla solita propaganda sembra proprio che tutto sia andato per il verso giusto, la macchina dell’Amministrazione Comunale ha funzionato alla perfezione, anche senza i “vigili”: non un abusivo, non un disagio… una visione bucolica insomma, quasi come il tema della sicurezza della città. Ma la realtà signor Sindaco è sotto gli occhi di tutti, alla solita propaganda non crede più nessuno». Lo afferma in una nota del sindacato di polizia Diccap Sulpl il coordinatore dell’area territoriale di Piacenza e Parma Miriam Palumbo.

«L’ottimo risultato - spiega nella nota - è stato ottenuto sicuramente grazie anche alla presenza sul territorio degli assessori, di alcuni in particolare che abbiamo potuto ammirare in molteplici foto, sorridenti, soddisfatti; magari si sono divertiti anche mentre in pantaloncini e maglietta giocavano a “fare i vigili”, come ha titolato il quotidiano locale, o meglio ancora la “parodia del lavoro dei vigili”. Forse distratti dalle foto in posa non si sono accorti dei numerosi abusivi? Altri però se ne sono accorti. E non si sono avveduti neanche del fatto che un agente, non ancora armato, è stato lasciato da solo per circa un’ora sul posto fisso? Ma chi se ne importa della sicurezza dei “vigili” vero?».

«Certamente una parte di merito va attribuita anche ad un 30% di nostri colleghi stakanovisti che piuttosto che scioperare si sono fatti in quattro per sopperire all’assenza dell’altro 70%. Anche la non adesione è un dato significativo: se la maggior parte ha scioperato perché è in sofferenza, vuol dire che la minima parte del comando, per i più svariati motivi, tutto sommato sta bene, forse a discapito degli altri? Forse perché alcuni godono di privilegi divenuti o che stanno diventando diritti acquisiti nel tempo? Di questo se ne occuperà il nostro Comandante. Noi semplicemente abbiamo osservato che, vista la mancanza di personale in servizio esterno, se il Comando è riuscito a rispolverare per il servizio esterno in occasione della Fiera del Santo Patrono colleghi che da anni sono in ufficio, e pare che siano stati impeccabili vista la buona riuscita dell’evento, vorrà dire che costoro potranno uscire su strada tutto il resto dell’anno e mettersi a servizio dei cittadini che chiedono più Agenti in strada, insieme a noi».
 
«A garantire la buona riuscita della fiera è stato anche il personale dell’ufficio traffico, che ha fatto le prove generali per il prossimo anno, così anche una parte dei “vigili” potrà godersi la Festa del 4 luglio, come buona parte dei dipendenti comunali. Ma l’Amministrazione che costo ha sostenuto per tutto ciò in termini di straordinari e quant’altro? Con i soldi recuperati dalle trattenute per sciopero avremmo pensato di chiedere all’Amministrazione di comprare ad esempio degli alcool-test.
Come già detto questo sciopero non è stato un punto di arrivo, ma un nuovo punto di partenza; i lavoratori, se occorrerà, sono pronti a scioperare ancora e il nostro sindacato è intenzionato a intraprendere ogni forma di azione a tutela dei diritti dei Lavoratori». 

Conclude la nota: «Chiediamo a gran voce di poter interloquire con un interlocutore degno di questo nome, che abbia rispetto dei lavoratori e della Polizia Municipale, che mostri sensibilità e interesse verso le nostre problematiche, e che soprattutto si impegni con noi a trovare delle soluzioni concrete. La rottura tra la maggior parte degli appartenenti alla Polizia Municipale e l’Amministrazione è palese. Qualcuno dovrà assumersene la responsabilità, e quel qualcuno non sono ne i lavoratori che hanno aderito allo sciopero, ne le uniche due sigle sindacali che lo hanno proclamato»

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