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Cronaca

"Cosa vede una persona ubriaca", l'educazione stradale entra nelle scuole

Devoti: «Abbiamo programmi specifici per ogni classe d'età: per le superiori sviluppiamo temi come la guida in stato di ebbrezza ma anche la dipendenza dallo smartphone»

Nella mattinata di lunedì 13 aprile sono state presentate varie iniziative sull’educazione stradale nelle scuole. «Si parte – afferma Giulia Piroli, assessore alle Politiche scolastiche - dalle scuole d’infanzia. Il nuovo percorso che simula la visione di una persona che ha assunto alcool, è stato importato dalla Francia. Quando i vigili urbani entrano in una scuola sono accolti con gioia dai bambini perché insegnano norme utili per la vita quotidiana. Attraverso i ragazzi si arriva poi anche ai genitori. In questi giorni si è tornato a parlare del reato di omicidio stradale e questi incontri servono a sensibilizzare la cittadinanza anche su temi di questo genere».

«Stiamo provando – dice l’Ispettore capo Paolo Costa - questo nuovo tappeto in varie scuole: gli occhialini da indossare durante il percorso simulano ciò che vede una persona che ha il tasso alcolemico di 1 grammo/litro. I ragazzi, finita la simulazione, erano concordi nell’affermare che non avrebbero guidato nemmeno una bicicletta in quello stato».

Alla presentazione è intervenuto anche il Comandante vicario della polizia municipale Massimiliano Campomagnani: «La nostra proposta formativa si rivolge agli studenti di varie fasce d’età: dalle scuole d’infanzia fino alle medie di secondo grado. Saranno coinvolte 12 classi delle scuole d’infanzia, 12 delle elementari, 5 delle medie e 6 delle scuole medie di secondo grado. Un altro progetto molto interessante è quello sul bullismo “Stacca il bullone” ma anche “Selfie  e cin cin”. Quest’ultima iniziativa si riferisce alla dipendenza dallo smartphone che ci ruba gran parte dell’attenzione che dovrebbe essere dedicata alla guida del mezzo».

«Stiamo puntando molto – continua Paolo Costa - sulla consapevolezza: bisogna capire e interiorizzare il significato della norma stradale. La cosa bella è che i ragazzi diventano poi dei piccoli vigili che correggono le scorrettezze dei genitori».

«Abbiamo programmi specifici – afferma l’Ispettore capo Devoti - per ogni classe d’età: con l’iniziativa “Passeggiando con la polizia municipale” verrà distribuito materiale informativo che cercherà di aiutare i ragazzi ad orientarsi nella città. “Continua a proteggere” è invece un progetto avviato l’anno scorso: nei consultori insegniamo alle mamme come trasportare i bambini in modo corretto».

Da sinistra: Patrizia Mori, Federica Devoti, Giulia Piroli, Massimiliano Campomagnani, Paolo Costa, Elio Savi.-2

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