Travolse un consigliere comunale a Pavia, pirata arrestato dalla polizia alla Galleana
In carcere alle Novate è finito Radion Suvac, 27 anni moldavo, bloccato dagli agenti della mobile di Piacenza e Pavia nel pomeriggio del 5 maggio. Era ricercato dal novembre scorso
E’ stato arrestato a Piacenza il pirata della strada che il 12 novembre del 2014 avrebbe travolto in auto il consigliere comunale Elena Madama a Pavia, trascinandola per 500 metri, mentre insieme a un complice fuggiva dopo aver commesso un furto nel centro della città lombarda. La ragazza rimase ferita molto gravemente.
In carcere alle Novate è finito Radion Suvac, 27 anni moldavo.
Era lui, secondo gli investigatori della Mobile di Pavia, alla guida dell’auto rubata che travolse la giovane in Strada Nuova e la trascinò per 500 metri. Gli agenti della questura di Pavia in collaborazione con i colleghi di Piacenza l’hanno bloccato nel pomeriggio del 5 maggio al parco della Galleana. Il giovane non ha opposto resistenza: è accusato di tentato omicidio, ricettazione e rapina impropria. Infatti, al momento dell’incidente, stava fuggendo dopo aver rubato un navigatore satellitare a bordo da un’auto. Sulla vettura con lui c’era anche un russo di 19 anni che è ancora ricercato dalla polizia.
Gli agenti, che erano arrivati alla sua identità già dopo l’accaduto, in questi mesi lo hanno cercato grazie anche all’intervento del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, e martedì è stato localizzato proprio a Piacenza. Gli agenti in borghese di Piacenza e Pavia sono quindi andati alla Galleana e lo hanno bloccato senza che il giovane si accorgesse di nulla.
Secondo gli inquirenti di Pavia, era rientrato da poco in Italia: farebbe infatti parte di un gruppo criminale internazionale specializzato nei furti di navigatori satellitari sulle auto che vengono poi rivenduti sul mercato nero. Un’organizzazione particolarmente attiva in Italia e in Francia. Non è escluso che il 25enne si trovasse a Piacenza proprio per portare a segno qualche colpo.
«Per noi è un momento di soddisfazione - hanno commentato i genitori della ragazza - Fin dall'inizio eravamo convinti che gli sforzi degli inquirenti avrebbero permesso di identificare chi guidava l'auto che ha travolto nostra figlia»
