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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

«Eliminare la Polizia Provinciale significa ridurre vigilanza e controllo sull’ambiente»

Il sindacato Diccap Sulpl interviene sul progetto di riforma: «Una scelta scellerata che va impedita, verrebbe dispersa la professionalità degli agenti»

«In relazione al decreto legge sugli Enti Locali (l’Esecutivo dovrebbe vararlo in tempi certi ), le funzioni e le mansioni dei lavoratori della Polizia Provinciale non devono essere toccate o cambiate in favore di altre. Infatti, in una realtà come la nostra c’è l’assoluta necessità di concentrare i servizi di Polizia sull’ambiente, e sul suo rispetto, con particolare attenzione alla prevenzione e che possono essere adottate esclusivamente dai lavoratori della Polizia Provinciale. Per questo chiediamo, ancora una volta, un incontro con il Governo per chiarire (se possibile) comprendere e condividere una soluzione che rispetti e valorizzi la professionalità di questi operatori in tutela e a garanzia del territorio e dei cittadini, ovvero di tenere in considerazione le modifiche espresse nelle sedi Istituzionali dal nostro sindacato».
Lo afferma, in una nota ufficiale, Miriam Palumbo, coordinatore dell'area territoriale vasta del sindacato di polizia Diccap-Sulpl.

«Il Diccap-Sulpl. il più rappresentativo della categoria - si legge nella nota - intende ribadire quanto già espresso più volte a partire dal mese di dicembre 2013 - in sede di Convegno nazionale tenutosi in Riccione - in relazione alle Polizie Provinciali e alla loro futura collocazione nel quadro della riforma delle Province così come intrapresa dal Governo. L’ultima bozza di riforma, di cui si è a conoscenza, prevede il transito dei lavoratori della Polizia Provinciale nel ruolo dei Comuni / Città Metropolitane per lo svolgimento delle funzioni di Polizia Municipale fino al loro completo riassorbimento. Questo di fatto decreterebbe la cessazione dei compiti e delle funzioni a loro assegnati, tanto da sopprimerne la specificità del ruolo».

Prosegue Palumbo: «In questo particolare momento le Province non hanno voce in capitolo ed attendono che la Regione di competenza prenda decisioni in merito. Molte di queste, però, sono assenti e di conseguenza opera l’Anci non curandosi troppo di questa piccola ma insostituibile categoria di lavoratori. La Polizia Provinciale da decenni è impiegata nella vigilanza ittico-venatoria, nella sorveglianza del ciclo dei rifiuti, degli scarichi idrici nelle acque pubbliche, nella gestione faunistica nonché della sorveglianza della rete stradale delle province. Con il transito di questi lavoratori presso gli enti locali, quasi certamente verrebbe dispersa la loro professionalità in altri ruoli e si arriverebbe all’annullamento dei controlli specifici in cui sono attualmente impiegati».

«Il Sulpl è intervenuto ed interverrà presso il legislatore con tutte le sue forze, affinché questa scelta scellerata non venga perpetrata, visto che di fatto porterebbe ad una forte diminuzione dei controlli specifici dando un colpo mortale al territorio ed all’ambiente. Eliminare le Polizie Provinciali vorrebbe dire ridurre drasticamente la vigilanza ed il controllo sull’ambiente, cancellando le politiche positive di interventi sul territorio di competenza, caratteristiche che hanno dato lustro a questa categoria di lavoratori a beneficio delle Comunità».

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