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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Carpaneto Piacentino

Elisa e Massimo, le ricerche riprendono dalle campagne di Carpaneto

Al setaccio di vigili del fuoco, soccorso alpino e protezione civile scortati da pattuglie armate di polizia locale e carabinieri, le campagne del paese della Valchero nei pressi anche della casa dell'uomo indagato dal 31 agosto di omicidio e occultamento di cadavere. Battuti campi, pozzi, laghi, vasche per l'irrigazione

Dopo il summit in prefettura nella giornata del 2 settembre durante il quale si è deciso di spostare di nuovo il campo base a Sariano di Gropparello (dove era stato per sei giorni salvo poi essere trasferito un giorno a Veleia), le ricerche di Elisa Pomarelli e Massimo Sebastiani sono ripartite dalla pianura di Carpaneto. Al setaccio di vigili del fuoco, soccorso alpino e protezione civile scortati da pattuglie armate di polizia locale e carabinieri, le campagne del paese della Valchero nei pressi anche della casa dell'uomo indagato dal 31 agosto di omicidio e occultamento di cadavere. Battuti campi, pozzi, laghi, vasche per l'irrigazione. Nel piazzale davanti al cimitero di Sariano i vigili del fuoco con l'Ucl coordinano le ricerche.  Oggi i carabinieri indossano le divise operative d'ordine pubblico: sono molto più comoda rispetto a quelli d'ordinanza per addentrarsi nei campi e in quelli dove l'erba è piuttosto alta. Com'è stato deciso dal prefetto Maurizio Falco e dal comandante provinciale dei carabinieri colonnello Michele Piras, affiancano le squadre di volontari: troppo rischioso sarebbe stato lasciarli procedere da soli senza pattuglie armate.

I cani delle unità cinofile annusano gli indumenti della ventottenne Elisa Pomarelli: è lei che si starebbe cercando in queste ultime ore nei pressi dell'abitazione di Sebastiani. Le squadre, con un numero più esiguo di volontari rispetto ai giorni scorsi, passano al setaccio ogni casolare e campo confinante con la strada provinciale tra Zena e Carpaneto. Perché è qui, vicino a casa sua, che Massimo Sebastiani tra le 14 e 14:47 di domenica 25 agosto potrebbe aver fatto sparire la sua amica di Borgotrebbia. A portare gli investigatori a prendere in considerazione questa ipotesi sarebbero state alcune immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza delle aziende vicino alla casa di Sebastiani a Campogrande di Carpaneto. 

LA POSIZIONE DELLA PREFETTURA - «Massimo Sebastiani è un uomo in grado di sopravvivere anche a lungo tra i boschi che ben conosce in quella zona, è capace di procacciarsi del cibo e sa essere autosufficiente. Però non è il Rambo che qualcuno ha dipinto, e accostarlo a figure criminali di ricercati con cui si è avuto a che fare non tanto tempo fa (Igor il russo, ndr) è del tutto fantasioso e senza attinenza con la realtà. Per questo, ribadisco che la popolazione non corre alcun pericolo e i cittadini possono stare tranquilli». E' direttamente il prefetto di Piacenza Maurizio Falco a smorzare sul nascere ogni allarmismo ingiustificato circa la vicenda del 45enne di Campogrande di Carpaneto, attualmente ricercato per omicidio e occultamento del cadavere di Elisa Pomarelli, e le cui ricerche inizieranno nuovamente la mattina del 3 settembre. Le operazioni saranno concentrate meticolosamente nella zona di Sariano di Gropparello, dove gli inquirenti hanno i maggiori riscontri della sua presenza. Una fuga, quella di Sebastiani, che prosegue ormai da otto giorni, da quando è sparito nel nulla insieme all'amica 28enne di cui si era probabilmente innamorato: a cercarlo saranno ancora vigili del fuoco, polizia locale, protezione civile e soccorso alpino. Al loro fianco anche le preziose unità cinofile. «Ciascuna squadra di ricerca - sottolinea il colonnello dei carabinieri Michele Piras - sarà però accompagnata da una pattuglia di carabinieri per ovvie ragioni di sicurezza. Stando alle testimonianze in nostro possesso si può affermare che non siamo comunque in presenza di un profilo criminale di spessore».

LE DICHIARAZIONI DELLA PSICOLOGA FORENSE PER LA DIFESA DI MASSIMO, ROBERTA BRUZZONE - «Un soggetto del genere è in grado di fare qualsiasi cosa. Non credo che la ragazza sia mai entrata in questa abitazione viste le condizioni in cui è, a dir poco indicibili. Parlare di condizioni igienico sanitarie precarie è voler fare un regalo: trasferendosi nei boschi ha migliorato di molto la sua condizione abitativa: è impressionante. Fa specie pensare che un essere umano potesse vivere in quelle condizioni, se l'abitazione la si può considerare come una sorta di riflesso della sua mente allora bisogna essere molto preoccupati». 

IL PROFILO E LA RELAZIONE - «E' piu una fuga dissociativa del tipo "mi vergogno di quello che ho fatto e cerco di sottrarmi alle conMassimo Sebastiani Elisa Pomarelli-2segnuenza come posso". Non vedo qui la sfida "non mi prenderete mai", non ha questo aspetto narcisistico. Sebastiani è una persona molto fragile socialmente e psicolgogicamente che ha cercato tutta la vita di barcamenarsi cercando di mascherare questo aspetto di sé: forse nessuno intorno a lui - spiega Bruzzone - si è reso conto di quello che era perché fuori dalle quattro mura riusciva a dissimulare e a mostrarsi come una persona integrata, almeno in parte. E' quando si vede come vive che ci si rende conto chi è Sebastiani». E sui due: «Ad Elisa è successo qualcosa di repentino in un breve intervallo di tempo: chi conosce il territorio non deve pensare dove nascondere un corpo, agisce e basta e in pochi minuti, come Michele Misseri con la nipote Sara Scazzi (omicidio di Avetrana). Forse tra i due c'è stata una resa dei conti domenica e non si può escludere un delitto d'impeto o preterintenzionale: potrebbe essere accaduto qualcosa che gli ha fatto vedere Elisa diversamente e quindi non più come un uomo innamorato o invaghito ma come un uomo tradito, ingannato, usato. Forse Massimo aveva dei progetti su di lei e con lei (non condivisi dalla giovane donna piacentina), progetti che dopo il pranzo del 25 agosto sono stati distrutti da Elisa che gli potrebbe aver ribadito che non lo amava. Per intuire che Massimo potesse essere potenzialmente pericoloso occorreva avere competenze in ambito psichiatrico molto approfondite: nessuno vicino ad Elisa avrebbe potuto capire. La sua mente è quello che c'è nelle stanze della sua abitazione».

Le ricerche riprendono a Carpaneto ©Trespidi/IlPiacenza

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