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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

«Solo per miracolo non mi sono trovato in mezzo all'esplosione»

Un ingegnere piacentino era poche ore prima dell'attentato kamikaze all'aeroporto di Mosca nell'area internazionale. Una foto col cellulare scattata a 80 metri dal luogo del disastro: "Sono stato fortunato"

L'immagine a fianco è la foto dell'aeroporto internazionale di Domodedovo di Mosca, nel terminal degli arrivi internazionali. E' stata scattata poche ore prima dell'attentato kamikaze - a quanto riportano le ultimi indagini, una donna si sarebbe fatta esplodere - che martedì 25 ha provocato la morte di 35 persone e il ferimento di altre 170. Proprio oltre quella vetrata, a ottanta metri, c'è stata la terribile deflagrazione. 

L'ARRIVO - L'autore è un ingegnere piacentino 57enne, in Russia per lavoro. "Quello è il posto dove i taxisti aspettano i passeggeri in uscita - racconta in esclusiva a il Piacenza -, sempre affollata di autisti. Uno di questi l'ho anche conosciuto, è stato gentile con me perché avevo perso il bagaglio e dopo due ore di attesa l'ho pagato come se mi avesse trasportato. Aveva il cartello giallo, sostava sempre lì. Era contento delle mia mancia. Probabilmente molti dei morti sono poveretti che andavano a prendere passeggeri".

"MI VENGONO I BRIVIDI" - Il piacentino, probabilmente, se qualcosa fosse andato storto nel volo - un ritardo, una coincidenza non presa - sarebbe stato anch'egli nell'area durante lo scoppio. Proveniva dalla Germania. "Il mio volo era arrivato prima, quindi non ci siamo accorti di nulla - continua -. Abbiamo saputo tutto in albergo, su internet e coi telegiornali. Purtroppo lungo queste tratte i ritardi di accumulano, e avrei potuto essere lì negli stessi momenti dell'esplosione. Se ci penso mi vengono i brividi. E' andata bene".

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