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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento del Piacenza Calcio, Garilli in tribunale

Fallimento del Piacenza Calcio. Fabrizio Garilli, amministratore unico e i suoi legali sono in tribunale davanti al giudice Maurizio Boselli per la terza udienza. Presente anche Francesco Macrì (Aic)

Il Piacenza Calcio ad un passo dal fallimento. E' terminata l'udienza davanti al giudice Maurizio Boselli in tribunale sull'istanza di fallimento della società biancorossa. Il Piacenza Calcio non si è opposto e il giudice si è riservato di decidere. In aula Fabrizio Garilli, amministratore unico e i suoi legali.

IL COMUNICATO UFFCIALE DEL PIACENZA CALCIO:

«Con mio grande rammarico informo che, nonostante gli innumerevoli sforzi, non solo economici, fattI in questi mesi, la società Piacenza Calcio all'udienza odierna non ha potuto ragionevolmente opporsi alle istanze di fallimento pendenti contro la stessa, purtroppo come ben noto, la richiesta di un pronto intervento rivolta alle autorità e alle istituzioni comunali e provinciali, nonché alla classe imprenditoriale locale per consentire alla squadra e alla città di Piacenza di continuare la propria presenza nel panorama calcistico italiano, del quale pur con alterne fortune, è stata protagonista anche grazie agli ingenti sforzi profusi da mio padre dalla mia famiglia e da ultimo il sottoscritto, non ha ricevuto l'esito sperato in quanto nessun imprenditore sia reso anche sono disponibile ad esaminare l'ipotesi di supportare il piano di rilancio della società sotto la vigilanza del tribunale».

GLI ULTRAS ATTENDONO GARILLI ALL'USCITA DEL TRIBUNALE - VIDEO

«Infatti l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci del Piacenza Calcio lo scorso mese di gennaio 2012 dopo la copertura delle perdite pregresse effettuata con la rinuncia a crediti miei e dalla mia famiglia per più di 3 milioni di euro risorse finanziarie effettivamente versate nel corso del 2011 non è stato sottoscritto alcun soggetto: i contatti coltivati con gli interlocutori interessati nel periodo in questione (tra cui la società danese Propeco) si sono rivelate poi non percorribili per diverse ragioni ben note al tribunale».

«Nemmeno la politica di rinnovamento societario quali a titolo esemplificativo e non esaustivo (l'abbattimento dei costi del personale, l'incremento delle entrate, tante cessioni di calciatori con contratti troppo onerosi per la categoria disputata, il contestuale rafforzamento della squadra, la sostituzione della socio Italiana Srl) perseguita con la pazienza dei fornitori e soprattutto, il prezioso aiuto di tutti i collaboratori e i dipendenti della società a cui va il mio personale ringraziamento, oltre ai risultati sportivi ottenuti nell'ultimo periodo dalla squadra con grande spirito di dedizione e grazie al costante supporto della tifoseria che non ha mai fatto mancare la sua presenza, sono stati in grado di stimolare l'intervento finanziario di soggetti terzi indispensabile per garantire la continuità aziendale e connessa alla progressiva soluzione dei problemi».

«Alla luce di ciò non potendo né io né la mia famiglia fare da soli ulteriori sforzi economici da ultimo il sottoscritto per il tramite di un ulteriore indebitamento bancario personale, nella giornata di ieri si è fatto carico del pagamento dell'ultima rata degli stipendi arretrati della squadra tali da garantire alla società e alla squadra, sin dall'immediato, un futuro degno della sua storia e la permanenza almeno nell'attuale divisione non mi è restato che prendere atto della situazione offrendo la mia piena collaborazione a chi mi sostituirà». Fabrizio Garilli.

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