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Cronaca Ferriere

Ferriere, la Croce Azzurra lancia l’appello: «Abbiamo bisogno di volontari»

Il sodalizio ferrierese nato nel 1983 si trova a corto di risorse umane e rischia di chiudere: c’è bisogno di forze fresche per garantire la continuità dei turni

C’è chi ha i volontari ma non i mezzi – non è questo il caso - e chi ha lavorato a lungo per potenziare la sua struttura, ma ora si ritrova con PHOTO-2018-12-29-19-31-13 (1)-2poche risorse umane, e rischia di chiudere. Questa, invece, è la situazione della “Croce Azzurra” di Ferriere, pubblica assistenza nata trentacinque anni fa, che per la seconda volta nella sua storia è vicina al baratro della chiusura. Già nel 2014 visse un momento di impasse, poi fortunatamente superato dopo alcune riunioni e l’impegno di alcuni nuovi volontari, unito a maggiori responsabilità sulle spalle di dei militi più esperti. A distanza di quattro anni il quadro sembra ancora più difficile: mancano i volontari a Ferriere. Dell'eventualità della possibile chiusura se ne è parlato di recente anche con il sindaco di Ferriere Giovanni Malchiodi. 

Attualmente sono 39 quelli iscritti alla pubblica assistenza guidata da Gianni Carini. Ma si fatica notevolmente a organizzare un piano di turni. La Croce Azzurra fornisce il servizio per tutto il weekend, dal venerdì sera alla domenica sera e garantisce la sua reperibilità anche durante la settimana. Ma sarebbero sempre gli stessi a portare avanti l’assistenza azzurra-2-2-2sul territorio. Così la Croce Azzurra si ritrova ad un altro bivio della sua storia recente. In un momento storico in cui la popolazione lamenta un distacco dal servizio sanitario, rischia di venire a mancare l’ambulanza pronta sul posto.

PHOTO-2018-12-29-19-31-13 (3)-2Il sodalizio – nato nel 1983 sotto la guida del primo presidente, il compianto Giovanni Bergamini – proprio la scorsa estate aveva festeggiato il suo compleanno, celebrato con una donazione importante: un'automedica attrezzata per raggiungere le zone più impervie. La dotazione del fuoristrada era una necessità avvertita da sempre, che però si era ancora più palesata dopo l’alluvione del settembre 2015, quando nel ferrierese vennero a dare una mano un gruppo di volontari di Sasso Marconi (Bologna). Lucio Pareti, milite della Croce Azzurra, ne aveva poi parlato al maestro del lavoro Germano Ratti (che spesso frequenta l’Alta Valnure) e l’aiuto è arrivato, tramite Confindustria, Fondazione e Banca Centropadana. 

Insomma, la Croce Azzurra ha una sede e un parco mezzi più che sufficiente e la possibilità – nel mese estivo, quando la comunità di PHOTO-2018-12-29-19-31-13-3Ferriere si ripopola – di organizzare eventi che aiutano a portare avanti economicamente il sodalizio. Purtroppo mancano giovani e meno giovani disponibili a dedicare un po’ di tempo per la pubblica assistenza. L’elevata età media della popolazione di Ferriere e un limitato serbatoio di giovani a cui attingere, non sono per niente d’aiuto. La Croce Azzurra lancia però un appello, per provare a smuovere le coscienze: chi può dare una mano, mettendo una parte del proprio tempo libero a disposizione per la comunità ferrierese e per gli altri, può contribuire a tenere in vita un servizio che non dovrebbe morire.

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