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Cronaca

Festa della famiglia, la testimonianza di Nembrini: «L'educazione non ha bisogno di parole»

«Vivere l'ordinario in modo straordinario, vivere la grandezza dell'istante, di sentirsi al proprio posto perché si vive sotto lo sguardo di Dio" è la testimonianza di vita che Franco Nembrini, rettore del Centro Scolastico la Traccia di Calcinate ha trasmesso al pubblico a palazzo Gotico nell'ambito della festa della Famiglia

"Vivere l'ordinario in modo straordinario, vivere la grandezza dell'istante, di sentirsi al proprio posto perché si vive sotto lo sguardo di Dio" è la testimonianza di vita che Franco Nembrini, rettore del Centro Scolastico la Traccia di Calcinate ha ricevuto dai propri genitori e che ha trasmesso domenica 15 settembre al pubblico del Salone di Palazzo Gotico di Piacenza.

Alle numerose famiglie e giovani presenti all'incontro che ava il titolo alla Grande Festa della Famiglia di quest'anno, "Il senso di una giornata qualunque", Franco Nembrini ha proposto la propria esperienza di figlio e padre attraverso immagini di vita e di educatore, raccolte in gran parte nel libro "Di padre in figlio, Conversazioni sul rischio di educare".

A mamma e papà ha dedicato sia l'incipit del libro e sia l'apertura dell'incontro: persone semplici, ordinarie, li definisce Franco, ma "per loro tutto era straordinario". Nella quotidianità dei gesti di padre, dalle uova sbattute tutte le mattine per la colazione dei figli, alle preghiere in ginocchio con loro nonostante la sclerosi multipla che lo affliggeva e nella vita della madre interamente dedicata alla famiglia di 10 figli - "è uscita di casa solo per il viaggio di nozze a Roma" ricorda - dal dialogo con Dio ricercato ogni giorno alla messa delle 5, Franco ha conosciuto la letizia, " la certezza di questa forza soprannaturale data da un altro che faceva vivere di questa santità i genitori ". 

"L'educazione non ha bisogno di parole" ha affermato Nembrini, distanziandosi da un sentire comune che dice spesso il contrario, si tratta piuttosto di "abbracciare l'altro prima di ogni risultato, qualsiasi debolezza possa dimostrare" e non di pretendere, né di colmare lacune né di alleviare la fatica.

Secondo il rettore, il problema di oggi è che "tutto cospira a negare il desiderio; il mondo dice: vola basso. Ai figli invece serve sentirsi dire: vola alto, abbi coraggio, io scommetto su di te". Come educare oggi allora? Franco Nembrini invita i genitori innanzitutto ad un lavoro su sé stessi "l'educazione ha bisogno di noi ma non la facciamo noi, occupiamoci innanzitutto di noi stessi" e ha esortato i genitori a "essere fedeli al proprio cuore" e poiché "di straordinario c'è' pieno il mondo" li ha sollecitati a farlo vedere ai propri figli, ricordando loro che se i figli hanno bisogno di un adulto che ogni giorno dica loro che "c'è' il mare" hanno anche bisogno che qualcosa di quel "mare" brilli negli occhi del genitore.

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