Nella giornata di sabato 9 maggio si terrà il festival della Quinoa: l’appuntamento è nel salone monumentale di palazzo Gotico.

«E’ già stato dimostrato – spiega Katia Tarasconi - un grande interesse per il festival. Nell’ambito di Expo si parlerà di cibo e di culture diverse e questa occasione sarà proprio in tema con tali questioni».

Alla presentazione dell’iniziativa è intervenuto il console del Perù Ramiro Silva, anche grazie alle traduzioni di Maricela Boschetto: «Da due anni stiamo portando avanti la campagna per far conoscere la quinoa nel mondo. L’obiettivo principale di questo evento è combattere la fame nel mondo e il nostro paese, essendo in via di sviluppo, non ha altri mezzi per contribuire alla causa. La quinoa è il prodotto cardine dei paesi del terzo mondo anche per il fatto che possiede tanti apporti nutrienti. Stiamo sviluppando un progetto con Alberto Vercesi e Vincenzo Tabaglio, docenti dell’università Cattolica: sabato 9 maggio si terrà il festival della Quinoa dalle 10.30 alle 14 nel salone monumentale di palazzo Gotico. Gli esperti parleranno delle bontà della quinoa sia per il palato che per la salute. Il mio lavoro invece è quello di attirare l’attenzione su questo argomento».

E aggiunge: «Sapete che cosa mangiano gli astronauti nella stazione spaziale in cui c’è anche una vostra connazionale? La base della loro alimentazione è proprio la quinoa. Stiamo parlando di un cibo millenario. In Perù ne esistono 3.000 varietà ma ora se ne coltivano circa 180. Per noi ha anche un valore culturale: simboleggia la trascendenza della nostra evoluzione. Questo alimento ha nella sua composizione 10 aminoacidi, ferro, calcio e grassi naturali: è per questo che è molto salutare. Può essere gustato anche dai celiaci perché non contiene glutine».

«L’iniziativa – conclude Paolo Dosi, sindaco di Piacenza - è un’occasione nuova per Piacenza: sta avendo tantissimo successo anche per il fatto che cade nel momento di Expo: sarà un’occasione per vedere culture diverse dalla nostra: siamo molto curiosi di conoscere ricette e cibi che vengono da lontano. Il festival sarà una bella occasione di scambio culturale».