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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Fiera di Sant’Antonino, valutazioni in corso da parte del Comune

Levoni: «Facciamola, rappresenterebbe la reazione di Piacenza». Trespidi e Cugini: «Serve prudenza, il distanziamento è troppo importante». Il sindaco Barbieri: «Si farà solo se in sicurezza»

Fiera di Sant’Antonino, verrà organizzata o no? L’Amministrazione Barbieri sta facendo le sue valutazioni in queste ore, dopo che la Regione Emilia-Romagna ha aperto la possibilità di organizzare le fiere a partire da oggi, 15 giugno. La fiera, ovviamente, si tiene ogni anno per il Patrono della città, il 4 luglio. Piacenza si può permettere, alla luce di tutte le misure di contenimento del Covid-19, di allestire un evento che richiama nelle vie del centro città migliaia di piacentini?

«La fiera va organizzata – ha toccato l’argomento in Consiglio comunale Antonio Levoni (Liberali Piacentini) - in maniera diversa da come eravamo abituati, ovvero da piazzale Libertà fino a Barriera Genova. Oggi non è possibile avere la fiera come impone la tradizione, non perché non lo vuole l’Amministrazione, ma perché le normative non lo consentono. Chiedo che si pensi di organizzare la fiera, non nel percorso tradizionale, ma negli spazi che consentirebbero di andare incontro alle normative. I piacentini si aspettano la fiera il 4 di luglio, daremmo anche un messaggio all’esterno: Piacenza reagisce. Nessuno qua dentro sta remando contro la realizzazione della fiera. Organizzarla sarebbe un colpo d’immagine per la città, dimostreremmo che siamo una città sicura che ha rincominciato a vivere».

«Questo tema – ha rilevato Massimo Trespidi (Liberi) - va affrontato con prudenza e cautela. L’emergenza sanitaria è in vigore fino al 31 luglio. Abbiamo detto ai piacentini di stare in casa, poi di uscire con mascherine e rispettando il distanziamento, perciò occorre riflettere. Il distanziamento ci ha permesso di contenere i contagi, se lo imponiamo ancora a bar e ristoranti, trovo difficile organizzare una fiera. Non mi convince la proposta di Levoni di frazionare in aree diverse la fiera, si sparpaglia il rischio di contagio. Su questo argomento sarebbe stato opportuno un confronto».

«Condividiamo la prudenza di Trespidi – ha osservato il capogruppo del Partito Democratico Stefano Cugini -. Ci sono molti interrogativi, non crediamo che il Comune possa rispondere a tutto. Gli steward dove li andiamo a prendere? Chi li paga? Spacchettare in giro per la città significa anche rinunciare a qualche ambulante, tra quelli del mercato tradizionale di Piacenza e quelli della fiera. Si può forse tagliare la metà degli ambulanti, ma con quelli criteri potremmo fare questa scelta? Gli interrogativi sono tanti, perciò forse è più importante stoppare: l’emergenza sanitaria non è ancora finita. Ho visto il mercato di sabato scorso, non c’era distanziamento».

«Si sta lavorando sulla fiera – intervenuto anche il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri - ma con cautela e prudenza. L’idea sul come organizzare ce l’abbiamo, ma poi va coniugata con le possibilità. La sicurezza è fondamentale, e questi lavoratori vogliono riprendere a lavorare. Il tema non va trattato con superficialità, tanti sono gli attori – come la prefettura – su questa questione. Se si potrà farla in sicurezza, si farà. Altrimenti non la organizzeremo, perché potrebbe creare dei danni».

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