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Cronaca

Finti incidenti per ottenere rimborsi dall'assicurazione: cinque arresti, tra cui due medici e un avvocato

Ancora truffe alle assicurazioni nel mirino della magistratura piacentina. E' di oggi la notizia di un nuovo filone della maxi indagine condotta qualche tempo fa dai carabinieri della Compagnia di Bobbio e dalla sezione di pg della Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque nuove misure cautelari sono state infatti seguite nelle settimane scorse tra Piacenza e Provincia

Ancora truffe alle assicurazioni nel mirino della magistratura piacentina. E’ di oggi la notizia di un nuovo filone della maxi indagine condotta qualche tempo fa dai carabinieri della Compagnia di Bobbio e dalla sezione di pg della Procura della Repubblica di Piacenza, indagine che portò all’emissione di 21 provvedimenti cautelari. Cinque nuove misure cautelari sono state, infatti, eseguite in settembre tra Piacenza e Provincia. Di nuovo nei guai l’avvocato piacentino che era già stato arrestato all’epoca: per lui un’altra misura cautelare. E la nuova indagine è partita proprio indagando su di lui. Questa volta, però, nell’indagine sono finti anche altri due medici. Uno di loro lavora al pronto soccorso di Piacenza e l’altro è un collega fiduciario della Unipol. Entrambi sono stati sospesi dal servizio.


Per tutti l’accusa è di concorso in truffa ai danni delle assicurazioni. Il medico del pronto soccorso è accusato inoltre di falso in atto pubblico, mentre il suo collega di falso ideologico. Diversi anche gli indagati a piede libero, tutti piacentini insospettabili che si sarebbero prestati alla truffa.

La conferenza stampa in procura-4L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Emilio Pisante (in foto), ha fatto nuovamente luce su un giro di falsi incidenti, simulati ad arte per ottenere il risarcimento dall’assicurazione grazie a lesioni inesistenti. 
Gli attori - secondo quanto sostiene la procura di Piacenza - si presentavano in ospedale dove ottenevano giorni di prognosi e un referto attestante gravi lesioni, pur essendo sani come dei pesci. E a ogni visita di controllo i giorni di prognosi aumentavano. Il resto della parte lo facevano, successivamente, il medico dell’assicurazione e poi l’avvocato. Secondo gli investigatori, gli incidenti fasulli sarebbero una decina. Ricco il business: i risarcimenti avrebbero raggiunto i 30mila euro per ogni caso. L’indagine non è terminata e tra gli altri illeciti, i carabinieri avrebbero scoperto anche risonanze magnetiche taroccate.

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