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Cronaca

Finti incidenti per truffare le assicurazioni, patteggiano in 97 davanti al giudice

Sono 97 le persone che hanno patteggiato nell’ambito del procedimento penale per le truffe alle assicurazioni. Un’indagine complessa, condotta dai carabinieri di Bobbio, che aveva portato all’arresto di diverse persone e a numerose denunce a piede libero

Sono 97 le persone che hanno patteggiato nell’ambito del procedimento penale per le truffe alle assicurazioni. Un’indagine complessa, condotta dai carabinieri di Bobbio, che aveva portato all’arresto di diverse persone e a numerose denunce a piede libero per i reati di truffa e falso (implicati nella vicenda anche diversi professionisti). Alcuni erano già stati condannati nel maggio scorso.
Il 16 dicembre davanti al giudice monocratico Giuseppe Tibis e al pubblico ministero Antonio Rubibno, sono state concordate pene che vanno da un minimo di due anni e 20 giorni, fino a un massimo di tre anni. Una decina erano imputati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.
Contemporaneamente, davanti al giudice per l’udienza preliminare Italo Ghitti e al pm Emilio Pisante, si è svolta l’udienza per il secondo filone dell’indagine, con 19 persone imputate per truffa e falso (tra loro medici e avvocati). Di questi, 17 hanno già provveduto a risarcire la compagnia assicurativa Unipol per un totale di 200mila euro, ma soltanto sei di questi sono usciti dal processo. Resta invece aperto il procedimento per gli altri 13.

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