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Cronaca

Fittavolini: «Sindaco Dosi, non avete fatto nulla per noi pendolari»

Il presidente dell'associazione Pendolari Piacenza: «a distanza di oltre un anno rispetto al vostro insediamento sugli scranni comunali, registriamo il costante silenzio di questa Amministrazione rispetto alle problematiche legate al pendolarismo piacentino. Nulla è stato fatto, nessuna delle nostre richieste, a suo tempo presentate per iscritto, è stata discussa o evasa»

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che Ettore Fittavolini, presidente dell'Associazione Pendolari Piacenza, ha inviato al sindaco Paolo Dosi e all'assessore Rabuffi.

Egregio Signor Sindaco, Egregio Assessore Rabuffi,

a distanza di oltre un anno rispetto al vostro insediamento sugli scranni comunali, registriamo il costante silenzio di questa Amministrazione rispetto alle problematiche legate al pendolarismo piacentino. Nulla è stato fatto, nessuna delle nostre richieste,  a suo tempo presentate per iscritto, è stata discussa o evasa.

Una su tutte continua a rappresentare una ferita rispetto a quella mobilità sostenibile che a parole viene pontificata, ma nei fatti rimane disattesa: gli spazi di sosta per le biciclette a Piazzale Marconi. Ovvero, rimane in vigore l’assurda ordinanza di rimozione forzata nel Piazzale, unica nel suo genere in Italia !

Nel frattempo sono stati lì posizionati gli stalli per il bike sharing (senza tettoia !!!) con relative biciclette, il che rispetto al tema dell’ordinanza, ci pare una colossale presa per i fondelli.

Riteniamo che sia giunto il momento di fare scelte che si dissocino dalla scellerata gestione del rapporto con i pendolari attuato dalla precedente giunta, e che pertanto vengano rimesse le rastrelliere, quantomeno ai lati del piazzale,  che non sono mai state e non saranno di ostacolo alla viabilità pedonale. Tantomeno che la presenza di biciclette ivi regolarmente posteggiate possa rappresentare mancanza di decoro od altro.

Ricordiamo a lor signori che nella millenaria Piazza Cavalli, ove ogni centimetro di suolo è vincolato dalla Sovraintendenza, da decenni sono in bella mostra rastrelliere, saldamente ancorate alla pavimentazione. Lì vi è decoro ed alla stazione no ?

La recente sparizione dell’unica rastrelliera coperta di prossimità (a Borgo Faxhall) rimossa con i lavori di asfaltatura della via, e non più riposizionata, ha aggravato ancor di più la carenza di spazi di sosta.

Se la risposta fosse di nuovo l’utilizzo del capannone coperto a pagamento, oppure l’utilizzo di stalli assai lontani, come quelli scoperti di viale S. Ambrogio, ci vedremmo costretti, di nuovo, a ricorrere alle vie legali a tutela dei nostri diritti.

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