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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fli: «La protesta No Tav sta diventando protesta antisistema»

Nota ufficiale di Futuro e Libertà di Piacenza sulle le scritte contro Gian Carlo Caselli apparse sui muri della città. «La Tav è opera necessaria e indispensabile anche perché unirà nord, est ed ovest europei passando per il Nord d'Italia»

«Le scritte intimidatorie apparse sui muri di Piacenza nei confronti del procuratore capo di Torino Gian Carlo Caselli ed opera di alcuni manifestanti piacentini del movimento No Tav devono suonare per la società civile come un rumoroso campanello d'allarme. Caselli, magistrato simbolo della lotta alla legalità, è in queste settimane preso costantemente di mira da frange estremiste in mezza Italia».

Lo afferma una nota ufficiale di Futuro e libertà di Piacenza riguardo alle scritte apparse in questi giorni su alcuni muri della città.

«A Milano, ad esempio - si legge - dopo le minacce ricevute è stato costretto a rinunciare alla presentazione del suo libro  (presentazione invece fortunatamente riuscita a Piacenza). La ragione di queste contestazioni? Aver fatto applicare la legge anche nei confronti di chi si è reso reso responsabile di presidi violenti in Val di Susa. La risposta dei No Tav? Messaggi minatori sui social media e sui muri delle città italiane».

«Tali contenuti non ci pare che siano stati adeguatamente respinti dai leader del pacifico movimento, né dai partiti che supportano direttamente ed indirettamente la protesta. Alla luce di questi dati e degli avvenimenti dei scorsi giorni occorre prendere atto che tutto il movimento No Tav è forse inconsciamente ma certo profondamente antidemocratico».

«Crediamo che in Val di Susa vi sia chi vuole cavalcare interessi particolari spacciandoli per generali, tenendo sotto scacco un paese intero, i suoi progetti di sviluppo e le sue decisioni politiche, per difendere il cortile di casa.Il blocco della ferrovia che dovrebbe ricucire l'Italia con l'Europa ad alta velocità viene venduto come operazione di salvataggio collettivo dalla voracità del capitalismo».

«La Tav è invece opera necessaria e indispensabile anche perché unirà nord, est ed ovest europei passando per il Nord d'Italia, e perché trasferirà gran parte del traffico non solo di persone, ma anche di merci, da gomma a rotaia. Scrivere "servo" a un magistrato non è lo sfogo di qualche violento isolato. E' il campanello d'allarme che l'opposizione alla Tav sta diventando lo sfogatoio per una protesta antisistema, che vuole porsi al di fuori della normale dialettica democratica e civile».

«Crediamo che nel movimento No Tav ci sia ormai troppo estremismo per considerarlo una normale onda di opposizione e protesta. Per noi il risveglio della società civile è un'altra cosa. Esprimiamo quindi grande solidarietà a Gian Carlo Caselli, figura per noi d'esempio per il suo storico ed encomiabile impegno contro Br e mafie. Sottoscriviamo quindi le sue parole: "se uno si limita a protestare, fa quello che la democrazia gli consente, ma dare del boia a un magistrato o a un poliziotto non mi pare un granché democratico"». 

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