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Cronaca

Fuga di gas: a Castelvetro crolla un bar

Una violenta e inaspettata deflagrazione dovuta ad una fuga di gas ha causato il crollo di un bar ristorante in località Maginot. Il titolare, Massimo Ghidotti di 47 anni, è ricoverato in condizioni disperate all'ospedale Maggiore di Parma

dsc_0813Vigili del fuoco che scavano in mezzo alle macerie. Le fotoelettriche che illuminano in piena notte i resti di un'abitazione. Ambulanze, carabinieri, feriti portati d'urgenza in ospedale. Sembrerebbe lo scenario del terremoto dell'Abruzzo, e invece è quanto è accaduto stanotte a Castelvetro, in località Maginot, dove il bar ristorante che si trova a due passi dalla sponda del Po è crollato interamente dopo una violenta quanto improvvisa deflagrazione dovuta a una fuga di gas.

Il titolare, Massimo Ghidotti di 47 anni, è ricoverato in condizioni disperate all'ospedale Maggiore di Parma, nel reparto grandi ustionati. Ha riportato ustioni di secondo e di terzo grado su buona parte del corpo. I vigili del fuoco di Piacenza e Cremona hanno lavorato quasi due ore per estrarlo da una tonnellata di detriti che lo avevano seppellito, e che miracolosamente non lo hanno ucciso. Gravi anche le condizioni di uno dei tre figli, un ragazzo di 17 anni, che tuttavia non si trova fortunatamente in pericolo di vita.

L'esatta dinamica dell'accaduto è ancora al vaglio dei carabinieri della stazione di Monticelli e del nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco di Piacenza.

L'allarme al centralino del 115 è arrivato poco dopo mezzanotte e mezza. A chiedere aiuto era la figlia maggiore del titolare, Diletta Ghidotti, che era passata a salutare il padre prima di partire per una vacanza. Era appena arrivata in auto all'esterno del bar (sopra al quale c'è l'abitazione di famiglia) quando è stata investita da una deflagrazione talmente violenta da essere avvertita distintamente fino a Cremona.

Probabilmente a causa di una perdita di gas da una bombola, una delle stanze della casa si era saturata, bastando poi un minimo innesco (come una luce accesa, ad esempio) per far saltare tutto in aria. La parte posteriore della palazzina è crollata completamente, seppellendo vivo il 47enne, che probabilmente in quel momento si trovava in cucina. L'altro che era in casa con lui, il figlio 17enne, pare invece che sia stato proiettato verso l'esterno dall'onda d'urto.

In breve sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco di Piacenza, Fiorenzuola e Cremona, anche perché inizialmente le fiamme erano alte. Nel frattempo sono arrivate l'ambulanza della Pubblica di Monticelli, quella del 118 di Fiorenzuola e un mezzo di soccorso avanzato da Cremona. Il 17enne è stato subito portato in ospedale, mentre per il padre si è dovuto lavorare davvero a lungo, con lo spettro di un'altra bombola di gas di cui si vociferava la presenza sotto alle macerie, e quindi pronta a esplodere.

Era circa l'una quando i pompieri hanno iniziato a scavare in cima alle macerie della palazzina. Udivano flebili i lamenti dell'uomo provenire da sotto a quintali e quintali di detriti. Hanno scavato fino alle due e trenta, quando l'uomo è stato estratto ancora vivo. Poi la corsa verso l'ospedale di Cremona prima (dove è stato intubato) e poi verso quello di Parma, per il ricovero nel centro grandi ustionati. Per lui, al momento, la prognosi è riservata.
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