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Furto sacrilego in Duomo: rubati oggetti preziosi dalla tomba del beato Scalabrini

Furto sacrilego in Duomo. Nella notte i ladri si sono impossessati di alcuni oggetti preziosi che erano riposti all'interno della teca in cattedrale che custodisce le spoglie del beato Giovanni Battista Scalabrini

Furto sacrilego in Duomo. Nella notte i ladri si sono impossessati di alcuni oggetti preziosi che erano riposti all'interno della teca in cattedrale che custodisce le spoglie del beato Giovanni Battista Scalabrini Si tratta di un calice, un anello, una croce pettorale e di un rosario d'oro che sono stati presi all'interno della teca di plexiglass dedicata al beato piacentino e che si trova nel transetto di destra di finaco all'altare maggiore. Ad accorgersi del furto, questa mattina presto, sono state alcune suore che hanno subito avvertito la polizia. Non si esclude che i ladri si siano fatti chiudere all'interno del Duomo ieri sera. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti, la squadra mobile e gli specialisti della polizia scientifica per prelevare alcune impronte che gli intrusi potrebbero aver lasciato.

Il vescovo di Piacenza Giovanni Battista Scalabrini era stato sepolto sotto il pavimento del Duomo nel 1905. Nel 1997, in occasione della sua beatificazione da parte di Giovanni Paolo secondo, le sue spoglie erano state riesumate e poste nella teca di cristallo a destra dell'altare maggiore. Qui il corpo di Scalabrini, patrono degli emigranti, era stato composto con anche alcuni oggetti di pregio.

«Fortunatamente, seppure si tratti di un fatto molto grave - afferma Fausto Fiorentini, portavoce della Diocesi di Piacenza - possiamo confermare che le spoglie del beato Scalabrini non sono state in alcun modo profanate. Ai ladri interessavano solo gli oggetti preziosi».

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