Gropparello, perseguita la moglie che lo vuole lasciare: un 30enne patteggia
Pena di un anno e sei mesi. Dopo le liti, l'uomo aveva minacciato la donna e l'aveva anche colpita. Poi le aveva rubato le chiavi dell'auto ed era fuggito, ma era stato rintracciato dai carabinieri. E' successo a Gropparello
Ha patteggiato la pena di un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa), oltre a 400 euro di multa, il 30enne accusato di stalking nei confronti della moglie da cui si stava separando. All’uomo, difeso dall’avvocato Vittorio Antonini, il giudice per l’udienza preliminare, Giuseppe Bersani, ha revocato gli arresti domiciliari facendolo tornare in. Il pm Emilio Pisante aveva dato il via libera al patteggiamento chiesto dallo stesso imputato.
Nella scorsa udienza, l’uomo aveva anche chiesto scusa, dicendosi pentito del suo comportamento. Il 30enne era stato accusato di atti persecutori (stalking) nei confronti della moglie, anch’ella piacentina di 27 anni. La donna si era costituita parte civile con l’avvocato Cinzia Ziliani.
La vicenda era avvenuta a Gropparello lo scorso novembre e l’uomo era stato arrestato dai carabinieri. I militari lo avevano denunciato alla procura per stalking, lesioni, violazione di domicilio e furto in abitazione. Come spesso accade quando una relazione sta per finire, gli animi erano tesi e l’uomo non accettava la separazione dalla moglie. E così dalle minacce, il 30enne era passato alle vie di fatto in un caso colpendo la donna. Visitata al pronto soccorso riportò una prognosi di sei giorni. Lui le rubò anche le chiavi dell’auto e se ne andò, abbandonando in seguito la vettura per la strada. La donna andò dai carabinieri e scattò la denuncia che ha portato al processo. Nelle dichiarazioni spontanee, il 30enne aveva anche ammesso di aver perso il controllo proprio per il dolore provocato dalla separazione.
