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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I "neet" sono più di 5mila: un protocollo per combattere la disoccupazione giovanile

Paola Galvani: «Nel nostro territorio i neet, i giovani che non lavorano né studiano hanno superato le 5mila unità. Vogliamo unire le forze per rivolgerci a loro e coinvolgerli nelle attività di ricerca del lavoro e formazione»

«Nel nostro territorio i neet, i giovani che non lavorano né studiano – spiega il consigliere provinciale con delega all'istruzione Paola Galvani - hanno superato le 5mila unità. Vogliamo unire le forze per rivolgerci a loro e coinvolgerli nelle attività di ricerca del lavoro e formazione».

Lunedì 20 novembre si è svolta la sottoscrizione del protocollo d'intesa tra la Provincia e il Comune per la promozione dell'occupabilità giovanile con riferimento al piano di Garanzia Giovani. Il protocollo è stato firmato dal sindaco Paolo Dosi e dal presidente della Provincia Francesco Rolleri. L'obiettivo è di contrastare la disoccupazione giovanile. 

«È stato un anno molto complicato per i nostri dipendenti – afferma il presidente della Provincia Francesco Rolleri - ma malgrado questo non è mai venuto a mancare l'impegno da parte di tutti. Oggi presentiamo un risultato concreto, ad una nuova fase di collaborazione tra Provincia e Comune».  Tra le azioni proposte dalle istituzioni, c'è anche quella di fare informazione sui programmi rivolti ai giovani con riferimento alla creatività giovanile, all'autoimprenditorialità e alle esperienze all'estero. 

«Il piano "Garanzia giovani" – interviene l'assessore Giulia Piroli - è uno strumento introdotto a livello europeo nel 2014 e ha come obiettivo ha quello di sostenere i neet. Il protocollo che firmiamo oggi cercherà di aprirci ai giovani neet, di conoscerli meglio. Questo succederà a Spazio due. Da poco sono attivi gli sportelli Aster in collaborazione con la Regione e Imove. Intanto il Comune di Piacenza sta realizzando il progetto "No neet work in progress"». 

«Nel secondo trimestre 2015 – aggiunge Galvani – abbiamo avuto un nuovo incremento all'accesso ai centri per l'impiego. Da aprile a giugno il 38% di chi accede al centro ha meno di 30 anni e questo è un segnale chiaro».

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