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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

«Ikea, siamo amareggiati dai colleghi che protestano così: rivedano le loro posizioni»

Sit-in in piazza Cavalli di 300 dipendenti del magazzino Ikea due. Tra loro anche il sindaco Dosi che ribadisce: «Nessuna trattativa con chi si comporta in maniera illegittima»

Dopo la manifestazione dei Cobas e quella dei lavoratori della coop San Martino, in questo periodo di tregua armata tra sindacato e azienda, scendono in piazza trecento dipendenti del deposito 2 di Ikea. Quelli ai quali è stato impedito di entrare a lavorare dai blocchi dei manifestanti culminati negli scontri con le forze dell’ordine fuori dai cancelli di strada Torre della Razza nei giorni scorsi.

«Queste persone sono qui per rivendicare il loro diritto ad avare libero accesso al luogo di lavoro - spiega Giovanni Lorenzetti, dipendente Ikea - Noi siamo a favore dello sciopero che è un diritto sacrosanto, ma deve essere attuato con le norme che prevede la legge. E i blocchi non sono previsti mai, nemmeno nei casi più drammatici. Non entro nel dettaglio di questa posizione, però diciamo che a fronte di pochi che stanno attuando la protesa nel modo sbagliato, ci sono tutte queste persone che sono rimaste a casa per una settimana con ovvia decurtazione di stipendio: guadagnano 1200 euro al mese, e quando ne togli un quinto diventa pesante. Siamo amareggiati e arrabbiati con i colleghi là fuori. Noi gli consigliamo di rivedere le loro posizioni e di accettare le regole democratiche”.

Presente in mezzo ai lavoratori anche il sindaco Paolo Dosi: «Come ho già avuto modo di dire, è paradossale che persone che hanno il lavoro in un’azienda con grandi prospettive di sviluppo, debbano venire in piazza a rivendicare il diritto di entrare serenamente al posto di lavoro. Da sindaco parlo con tutti, indifferentemente, però non mi siedo al tavolo delle trattative con un sindacato che, come forma di lotta, impedisce ad altri lavoratori di entrare. Non posso avvallare una illegalità».

C’è attesa intanto per l’assemblea dei soci della San Martino che si terrà tra poche ore per vagliare le posizioni dei lavoratori sospesi: «Auspichiamo sempre la via del dialogo  - dice Paolo Rebecchi, vicedirettore - e il fermo rispetto del diritto di tutti».

Ikea, in 300 in piazza per il diritto al lavoro ©Bisa/ilPiacenza

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