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Cronaca Gossolengo

Il comitato “No al bitume” vuole le dimissioni dell’Amministrazione di Gossolengo

«A seguito della recente ordinanza del tribunale amministrativo regionale circa la richiesta di “sospensiva” alla installazione di un mega impianto di produzione conglomerati bituminosi in località Ponte Nuovo (Gossolengo), il comitato “No al bitume – si al parco del Trebbia” ha indetto una assemblea pubblica per aggiornare la cittadinanza circa i più recenti sviluppi della vicenda con riferimento anche alla petizione presentata nel 2015 al parlamento europeo. La serata ha registrato come sempre una numerosa, attenta, attiva e consapevole partecipazione dei cittadini.

«La serata – spiega il Il comitato “No al bitume – Sì al parco del Trebbia” - si è concentrata nella attenta lettura ed illustrazione dei passaggi piu’ importanti della ordinanza nr. 11/2017 emessa dal tar di parma il 23 febbraio nella quale il giudice afferma che “il ricorso del comitato si presenta assistito dal prescritto fumus con particolare riguardo a specifici motivi del ricorso ed alle censure di difetto di istruttoria e di motivazione”. Il giudizio del Tar, nel quale il comitato ha da sempre riposto la propria fiducia, conferma inequivocabilmente le profonde lacune nel processo autorizzativo dell’impianto che noi stessi denunciamo inascoltati da due anni. Il giudice evidenzia nell’ordinanza le seguenti principali lacune: Valutazione non congiunta degli interventi pur in presenza in progetto di infrastrutture che evidenziano la interconnessione tra i vari interventi che insistono sull’area (in pratica mancata valutazione di impatto ambientale cumulativa); Mancata attuazione del piano di sviluppo e qualificazione ambientale; Mancato rispetto delle limitazioni all’insediamento di impianti produttivi in area contigua al parco del trebbia; Violazione della legge regionale 5/2004 in tema di valutazione d’incidenza; Si è poi affrontato il diniego da parte del Tar alla richiesta dell’istanza cautelare (sospensiva dei lavori) presentata dal comitato evidenziando come il giudice nel motivare la propria determinazione la lega esplicitamente al fatto che l’impianto non è attualmente in produzione. Lo stesso giudice ha nell’ambito dell’ordinanza fissato l’udienza di merito sul caso per il giorno 11 ottobre 2017 data alla quale il comitato ha ribadito la propria volontà di farsi  trovare pronto e battagliero.

La serata ha poi avuto il suo momento topico quando i componenti il comitato hanno dato evidenza delle valutazioni espresse dalla commissione petizioni del parlamento europeo con riferimento proprio alla petizione presentata nel 2015 da parte del comitato all’istituzione europea.

La commissione petizioni del parlamento europeo a valle della riunione del 29 novembre 2016, durante la quale alcuni componenti del comitato sono stati ascoltati, ha espresso proprio in questi giorni attraverso due lettere (allegate) indirizzate rispettivamente al ministro per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare (Gian Luca Galletti) e all’assessore per le politiche ambientali della regione emilia romagna (Paola Gazzolo) le proprie forti preoccupazioni sulla situazione nell’area di Pontenuovo ed in particolare:

Circa le gravi lacune emerse nella procedura di impatto ambientale; Sulla mancanza di una valutazione complessiva degli effetti cumulati dell’opera (v.i.a. cumulativa); Per i potenziali effetti devastanti sull’ambiente;Valutazione che il comitato ha fatto osservare essere in totale coerenza con quanto evidenziato anche dal giudice amministrativo di Parma. A conclusione della serata e a valle di vari interventi da parte dei cittadini presenti, il comitato ha ribadito la validità delle ragioni del ricorso, oggi testimoniate sia da quanto espresso dal tribunale amministrativo che dalla comunità europea, ed è stata pertanto reiterata la richiesta di immediate dimissioni da parte dell’amministrazione comunale di Gossolengo rea di non aver contrastato l’iter lacunoso autorizzativo ma anzi di averlo di fatto favorito. Nuove iniziative di protesta contro lo scellerato progetto industriale e di supporto e sensibilizzazione allo sviluppo del parco del Trebbia verranno a breve annunciate anche a fronte delle proposte e sollecitazioni giunte dai cittadini intervenuti».

Il comitato ha inoltre ribadito il proprio ringraziamento alla cittadinanza che ha saputo anche in occasione di quest’assemblea manifestare la propria vicinanza e attiva partecipazione, ricordando a tutti la raccolta fondi avviata a sostegno della causa legale in corso tramite spontanei contributi tramite versamenti on-line sul c/c 302847/06 c/o Cariparma a Gossolengo intestato a «comitato no al bitume si al parco del trebbia» - codice iban it 25k0623065320000030284706».

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