rotate-mobile
Cronaca

«Il Comune utilizzi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza dei piacentini»

Mozione urgente presentata dal consigliere Lucia Girometta: «Ridicolo e inopportuno destinare denaro pubblico per la ricerca di un giornalista che formi i cronisti per narrare con toni “ soft “ episodi di cronaca nera della città»

«L'amministrazione comunale adotti strumenti tecnologici che permettano non solo la videosorveglianza, ma che offrano anche funzioni avanzate, come per esempio l'analisi automatica delle immagini attraverso algoritmi software intelligenti per l'identificazione di situazioni potenzialmente critiche (individui o veicoli sospetti, ecc.). Soprattutto l'amministrazione di Piacenza attivi, attraverso tutte le forme consentite e con l’ausilio e la vigilanza degli operatori delle Forze dell’Ordine sul territorio, un costante e capillare controllo su tutta la città».

Lo afferma il consigliere comunale Gruppo Misto Maria Lucia Girometta, che ha presentato una mozione urgente sul problema sicurezza a Piacenza. «Tutelare la Sicurezza del cittadino deve essere una priorità essenziale per tutte le Istituzioni, soprattutto alla luce delle persistenti istanze da parte di tutti i cittadini che percepiscono il problema quotidianamente - scrive Girometta nel documento - Molte sono le zone dove è necessario un controllo; tali aree spesso si trasformano in luoghi dove la legge e le regole della convivenza civile non vengono rispettate e la microcriminalità è sempre più diffusa: problemi inerenti all'immigrazione clandestina, spaccio e consumo di droghe; prostituzione in ogni parte della città, anche nelle zone limitrofe al centro storico; quartieri malavitosipiazze, strade, vicoli ad alto rischio di aggressione, soprattutto nelle ore notturne; discariche abusive».

«Alla luce del progetto ”Io non ho paura. Sicurezza urbana, allarme sociale e informazioni”,  presentato dal Sindaco alla Regione  - afferma il consigliere - per ottenere contributi messi a disposizione dalla stessa regione per arginare il problema della sicurezza urbana, appare quantomeno ridicolo e inopportuno destinare denaro pubblico per la ricerca di un giornalista che formi i cronisti per narrare con toni “ soft “ episodi di cronaca nera della città».

«E' invece possibile - conclude - adottare un modello finalizzato alla prevenzione e repressione della criminalità basato sull'utilizzo intensivo di tecnologia che coadiuvi le Forze dell'Ordine attraverso l’uso di sensori, telecamere, sistemi di allarme , immagini ed informazioni collegati ad una Sala Operativa - è un modello di sicurezza efficace ed economicamente sostenibile».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Il Comune utilizzi le nuove tecnologie per garantire la sicurezza dei piacentini»

IlPiacenza è in caricamento