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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Trattati come animali si ribellano e fanno arrestare gli scafisti

In manette tre africani accusati di traffico di esseri umani. Sono stati arrestati dalla squadra mobile di Brescia anche grazie alle dichiarazioni di alcuni immigrati portati a Piacenza dopo lo sbarco: pagavano per arrivare in Italia

E’ stato anche grazie alle dichiarazioni di alcuni immigrati ospitati nei centri di accolgienza di Piacenza che è stato possibile arrestare tre uomini africani, un ghanese, un nigeriano ed un ivoriano, con l’accusa di traffico di esseri umani. Sono ritenuti i membri di un'organizzazione criminale che ha fatto sbarcare a Lampedusa centinaia di stranieri provenienti dal centro e dal nord Africa. Dopo circa un anno di indagini, i tre sono stati arrestati su ordine dell'autorità giudiziaria di Agrigento, competente per territorio, che ha delegato alle indagini la squadra mobile di Brescia.

Le indagini della polizia  hanno portato la sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile di Brescia a sgominare la cellula “italiana” del gruppo criminale che operava in Libia. Indagini che sono cominciate grazie alle dichiarazioni di diversi cittadini africani ospitati, dopo lo sbarco sulle coste di Lampedusa, nelle strutture ricettive di alcune città italiane, tra cui  anche Piacenza. Gli stranieri che si sono affidati all'organizzazione criminale per raggiungere l'Italia provengono soprattutto da Mali, Nigeria, Costa d'Avorio, Niger, Togo, Burkina Faso e Ghana; hanno raccontato di essere stati costretti a versare ingenti somme di denaro, nell’ordine delle migliaia di euro, e a viaggiare per giorni in condizioni disumane, rischiando la vita.
(fonte Ansa)

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