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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

«Importante scoperta in San Sisto durante i restauri: una lunetta dipinta dalla bottega di Raffaello»

C'è un'importante scoperta che riguarda la storia dell'arte a Piacenza: un dipinto attribuibile alla bottega di Raffaello che si trova nella chiesa di San Sisto, e che - a quanto pare - fino ad oggi era rimasto sconosciuto. Ce ne parla direttamente Davide Parazzi, il restauratore piacentino che si è occupato dell'intervento tecnico

C'è un'importante scoperta che riguarda la storia dell'arte a Piacenza: un dipinto attribuibile alla bottega di Raffaello che si trova nella chiesa di San Sisto, e che - a quanto pare - fino ad oggi era rimasto sconosciuto. Ce ne parla direttamente Davide Parazzi (in foto), il restauratore piacentino che si è occupato dell'intervento tecnico.

davide parazzi-2«Ho restaurato personalmente i due dipinti che si trovano nella chiesa di San Sisto: la pala d'altare maggiore, copia della Madonna Sistina di Raffaello e la lunetta soprastante. Quest'ultima collocata a circa dieci metri d'altezza era poco visibile e quindi mai considerata per la sua reale importanza. In realtà il restauro ha riscoperto una policromia eccezionalmente luminosa tipica della pittura cinquecentesca. E' realizzata con colori a tempera grassa e su una tela estremamente sottile e compatta; tutti elementi che, paragonati con i dati che gentilmente mi hanno inviato dal museo di Dresda (Germania), dove è conservata la pala originale di Raffaello, permettono di affermare che la lunetta presente in San Sisto arriva sicuramente dalla bottega di Raffaello».

«Sul dipinto - prosegue Parazzi - ho realizzato una serie di indagini non distruttive come ad esempio la ripresa fotografica agli infrarossi in transilluminazione; ciò ha messo in luce tutto il disegno che il pittore ha tracciato in modo preciso al di sotto della pellicola pittorica. Questa particolarità è un altro elemento che la colloca nel periodo e nell'ambiente raffaellesco».

Ma chi potrebbe essere l'autore della lunetta? «Probabilmente - dice il restauratore piacentino - penso uno dei collaboratori di Raffaello che in quel periodo iniziava ad essere un vero e proprio "manager" e impiegava una bottega numerosa. Tra i tanti possiamo menzionare Piero Di Giovanni Bonaccorsi (detto Perin del Vaga) e Raffaellino Del Colle».

Ora la parola dovrà passare a uno o più storici dell'arte di fama che siano in grado di attestare e certificare quello che i rilievi tecnici dell'artista piacentino hanno fatto emergere. Fino al 9 giugno sarà possibile ammirare la lunetta presso la chiesa di San Sisto dove è stata allestita una particolare esposizione con pannelli illustrativi

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