«In fiumi e torrenti rami, alberi e vegetazione»
«Oggi ricorrono 2 anni dall'alluvione» - ricorda il nostro lettore Daniele -. A quanto pare la lezione non è servita: abbiamo ancora alberi nei letti dei fiumi, a Bobbio in Valtrebbia vi sono "foreste" di alberi proprio al centro del letto, lungo il corso del fiume, fino a Piacenza, vi si possono vedere rami e alberi spezzati ancora presenti, che ovviamente alla prima piena creeranno dei danni formando delle dighe naturali. Mi chiedo perché nel periodo estivo non si sia dato il permesso almeno agli abitanti della zona di poter prelevare questi rami e alberi senza ricorrere in assurde italiche sanzioni.
Capisco che la proprietà privata sia sacrosanta, ma alla barba degli alluvioni, della cementificazione e del clima che cambia, in localitè "Cernusca" è spuntata una piana e una struttura di cemento allucinante, proprio dove un piccolo torrente sfocia in Trebbia. Trovo assurdo che a pochi passi dai letti di questi fiumi, si possa costruire o peggio, dare il permesso di costruire una enorme struttura basata sulla cementificazione. Ma come sempre autorità, associazioni e chi controlla o dovrebbe controllare... Ma forse ne riparleremo dopo la prima piena del Trebbia».