«In ospedale scelgono i metronotte per la sicurezza. Il questore dia spiegazioni»

Sulla questione della sicurezza all'interno dell'ospedale, anche alla luce del grave episodio avvenuto la sera del 4 novembre, interviene nuovamente il sindacato di polizia Siap di Piacenza. 

«Quando noi del Siap abbiamo inoltrato il primo comunicato stampa di protesta democratica e non violenta per denunciare la chiusura di fatto del presidio del posto di Polizia presso l'ospedale - scrive il segretario Sandro Chiaravalloti -  il questore Calogero Germanà tentó invano di smentirci dicendo che il posto di polizia rimaneva aperto con la presenza dinamica. Bene, questa presenza dinamica che noi invece chiamiamo assenza ingiustificata, anche in considerazione dell'ultima aggressione avvenuta al pronto soccorso, ha costretto l'ospedale a "sfrattare " la Polizia di Stato chiedendo alla Questura stessa che il locale chiuso del posto di Polizia venga liberato al fine di potersi giustamente organizzare da soli per garantire la sicurezza ai loro operatori sanitari attraverso i metronotte che verranno collocati proprio all'ex posto di polizia».

«Adesso il questore spieghi ai cittadini dove ci ha portati la sua presenza dinamica. Solo per fare un altro esempio di quello che sta accadendo: proprio ieri la procura della Repubblica, attraverso gli agenti preposti, chiamava l'ispettore che era di servizio all'ospedale per effettuare delle notifiche all'interno del nosocomio e il collega non ha potuto aiutare la procura in considerazione della chiusura netta del posto di Polizia. Questo competerà ulteriori problemi in quanto quello che si poteva fare in pochi minuti e con una persona sola, oggi verrà fatto con più tempo e impegnando più persone. Complimenti al questore. Noi comunque non molliamo e confermo il volantinaggio dell'11 novembre che toccherà più punti della città e tra questi anche l'ospedale dove stiamo pensando di effettuare una ronda nelle ore notturne intorno all'ospedale per dire agli operatori sanitari che siamo con loro e che esprimiamo la nostra solidarietà per scelte che giudichiamo incomprensibili e che non dipendono dai poliziotti del Siap».