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Cronaca Centro Storico / Via Carducci

Passerini Landi, adesso la biblioteca ha un cortile tutto nuovo

E' stato inaugurato oggi, 20 dicembre, il nuovo cortile interno alla Biblioteca Passerini Landi. Così commenta il sindaco Reggi: «E' uno spazio atteso da molto tempo dai fruitori di questa importante istituzione culturale cittadina»

E' stato inaugurato oggi, 20 dicembre, il nuovo cortile interno alla Biblioteca Passerini Landi. Così commenta il sindaco Reggi: «E' uno spazio atteso da molto tempo dai fruitori di questa importante istituzione culturale cittadina. Grazie a una particolare cura, è stata riqualificata una parte importante degli spazi all’aperto del palazzo che ospita la Biblioteca comunale, recuperando uno spazio elegante ed accogliente fruibile da studenti e appassionati di lettura che con la loro presenza sempre più numerosa hanno dimostrato l’interesse della città per questo luogo».

Inaugurazione cortile della Passerini Landi

E afferma: «La Biblioteca in questi anni ha visto un grande aumento dell’utenza, che da un lato ci ha fatto molto piacere visto l’alto grado di soddisfazione soprattutto dei ragazzi, ma dall’altro ci ha imposto di trovare soluzioni che consentissero a tutti di starci senza problemi. Certamente occorre dare risposte a numeri sempre più significativi: sono state 250mila le presenze, con 158mila prestiti, 9.180 lettori attivi, circa 46mila accessi alla Mediateca nella sede centrale. Nonostante i tagli e la scarsità delle risorse il sistema bibliotecario piacentino ha dimostrato di saper essere al passo con i tempi: mi piace ricordare il servizio della Biblioteca digitale, partito da circa un mese, che porta Piacenza all’avanguardia nel settore. • Il progetto di recupero ha visto una rivisitazione della forma e del disegno originario del cortile, adeguato alla distribuzione degli spazi che si affacciano qui e alla loro funzione di studio, didattica e ludica. Per rispettare la storia del luogo, vengono comunque riproposti in parte le forme del giardino all’italiana come era stato in origine presumibilmente concepito».

E conclude: «L’intervento è stato progettato dai nostri uffici, che voglio ringraziare, approvato dalla Soprintendenza e realizzato dalla ditta Esedra di Brescia. Complessivamente l’opera è costata 160mila euro e consentirà di offrire un luogo in più a coloro che quotidianamente frequentano la Passerini Landi, magari come spazio di pausa dopo l’allestimento di un punto ristoro. Il cortile può essere destinato ad altre iniziative: presentazioni di libri, incontri con i bambini, laboratori, concerti, performance di vario genere».

E conclude dicendo: «Finisco lanciando una sfida alla prossima Amministrazione comunale e al mio successore: con l’intervento che inauguriamo oggi abbiamo quasi completato il restauro di palazzo San Pietro, ma resta da realizzare il recupero dell’ultima ala dell’edificio, per ora chiusa e inutilizzata. Si tratta di una iniziativa importante, che permetterebbe di mettere a disposizione dei piacentini nuovi spazi da destinare alla cultura: un investimento sul futuro dei più giovani e di tutta la città».

QUALCHE DATO TECNICO

I lavori sono stati effettuati dalla ditta Esedra (Brescia) e sono inziati il 7 giugno per concludersi il 12 dicembre 2011. Il cortile ovest è stato restaurato, secondo un progetto che tiene conto delle funzioni storiche dell'area e della attuale distribuzioni degli spazi. Le planimetrie settecentesce dell'edificio evidenziano come l’organizzazione planimetrica e le funzioni vitali fossero imperniate sui due cortili: uno principale (oggetto di intervento) dedicato alle attività comunitarie ed uno più piccolo a sud, collegato alla scuola (già recuperato nell’intervento degli anni 80-90).

Il progetto di recupero prevede una rivisitazione della forma e del disegno originario del cortile, adeguandolo alla distribuzione degli spazi affacciati su di esso ed alla loro funzione di studio, didattica e ludica. Per rispettare la storia dello spazio, vengono comunque riproposti in parte e come segno visuale le forme del giardino all’italiana come era stato in origine presumibilmente concepito. I lavori hanno interessato tutta la superficie del cortile, dalle pareti alla pavimentazione. A seguito di analisi petrografica è stata individuata la tipologia di calce da utilizzare quindi gli intonaci sono stati realizzati, secondo la regola dell’arte, mediante l’utilizzo di calce naturale con finitura superficiale in tonachino di calce portato alla tinta concordata con la Soprintendenza tramite miscelazione con pigmenti naturali.

La pavimentazione è stata realizzata a ciottolato con l’utilizzo di ciottoli di trebbia e i segni grafici che ripropongono il disegno del giardino all’italiana sono stati resi mediante l’utilizzo di sassi bianchi provenienti dalla cave di marmo di Carrara. Per la pavimentazione perimetrale è stato utilizzato il granito rosa “Beta” proveniente da cave di Olbia. Anche i fusti, i basamenti e i capitelli del colonnato perimetrale sono stati sottoposti a pulizia e consolidamento ed è stata predisposta una illuminazione artistica a LED alla base degli stessi. Il progetto rientra in una serie di interventi di rifunzionalizzazione dei fabbricati dell’ex-collegio di S. Pietro, delimitato dalle vie Roma, Carducci, Romagnosi e da cantone S. Pietro.

 

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