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Cronaca

Incidenti stradali, dal 2018 a oggi ben 22 vittime sulle strade piacentine

Numeri in crescita in tutta la regione, dopo le 13 vittime del 2018 nel Piacentino hanno perso la vita otto persone nei primi otto mesi del 2019. l’Osservatorio: «Quasi il 50% degli incidenti mortali causato da abusi di alcol o sostanze»

ANALISI DELLE PROBABILE CAUSE E CONCAUSE

L’Osservatorio evidenzia il continuo aumento di incidenti mortali legati all’abuso di alcol. Guidare sotto l’influenza di alcol e stupefacenti incrementa il rischio di incidente del 35,9 volte e da recenti statistiche risulta che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali abbia proprio come concausa l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. La novità è che il fenomeno colpisce prevalentemente la fascia di età over 40, mentre si è ridotto quello delle cosiddette “stragi del sabato sera”.

Dal 2020 arriva l’alcollock, novità molto apprezzata dall’osservatorio. «Segnaliamo che una nuova direttiva europea renderà obbligatorio dal 2020, tra l’altro, l’alcollock che impedirà l'accensione del veicolo se il conducente ha assunto alcolici oltre il limite di legge. Tutte le case automobilistiche dovranno dotare i nuovi veicoli (auto, furgoni, mezzi pesanti etc) che usciranno dalle loro sedi di tali dispositivi per la prevenzione di incidenti, tutelando automobilisti e pedoni».

Il mancato rispetto della distanza di sicurezza è un’altra causa di incidentalità. Circa il 45% degli incidenti in autostrada (dati definitivi 2018) vedono coinvolti veicoli commerciali e sono innescati da tamponamenti. «Segnaliamo che il nostro Codice non riesce ancora a quantificare la distanza di sicurezza obbligatoria e viene addebitata l'infrazione di “insufficiente distanza di sicurezza” solo dopo che è avvenuto un tamponamento e le Forze dell'Ordine hanno verificato che la distanza era insufficiente. Così si va avanti all'infinito senza mai prevenire i tamponamenti».

La distrazione è causa o concausa di comportamenti che creano incidentalità: oltre l’81%. Si verificano tre grandi cause di distrazioni alla guida. Distrazioni manuali: tutte quelle azioni che non ci fanno tenere saldamente il volante con due mani come: maneggiare sigarette, navigatori, rasoi, trucchi, usare un cellulare, bere bibite o mangiare. Distrazioni visive: tutte quelle azioni che ci fanno allontanare lo sguardo dalla strada come: guardare il navigatore, leggere un sms, cercare qualcosa. Distrazioni cognitive: tutte quelle azioni che ci fanno perdere la concentrazione alla guida come: pensare a problemi, ripassare mentalmente un discorso, organizzare la giornata.

«Altro particolare di non poco conto è l’abitudinarietà al percorso che porta ad un “distacco” della attenzione alla guida e ad una (falsa) sicurezza psicologica sulla “conoscenza” del percorso che ci induce ad una minore attenzione”, in particolare gli autisti dei mezzi pesanti. Il confronto fra i dati provvisori a nostra disposizione tra il primo semestre del 2018 e del 2019 conferma che siamo ancora lontani dal centrare l’obiettivo della “vision zero”».

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