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Cronaca

Inquinamento a Piacenza, situazione preoccupante per l’aria. Allerta per acqua e suolo

Convegno a Palazzo Galli organizzato dell'ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, si è parlato dei danni alla salute derivanti dall'inquinamento di aria, acqua e suolo. Ecco la situazione a Piacenza

A che stadio è l’inquinamento ambientale dentro e fuori il nostro territorio e cosa fare per ridurlo. A questo complesso e vitale tema, l’Ordine dei medici piacentini ha dedicato una mattinata di studi a Palazzo Galli- Banca di Piacenza, seguito con attenzione da numerosi cittadini e da una folta rappresentanza di studenti tra i quali una classe del Liceo Artistico Cassinari. 

Con questa iniziativa, che segue il precedente convegno sui problemi connessi all’amianto diffuso nell’ambiente e alla quale seguirà un incontro su attività fisica, diete, alcool e droga - ha esordito il presidente dell’Ordine dottor Augusto Pagani - i medici intendono offrire un contributo di esperienze e di competenze mirato al miglioramento degli stili di vita con la diffusione delle conoscenze scientifiche e con il proposito di contribuire all’assunzione di decisioni coerenti, non condizionate da emotività contingente. A porre l’accento come il problema sia grave e generalizzato, il dottor Pagani ha citato un recentissimo studio della dott. Maria Mei dell’OMS Ginevra: a livello mondiale sono  sette milioni le morti umane conseguenti i livelli di inquinamento.

L’INQUINAMENTO DELL’ARIA. Il tema è stato trattato dal dott. Pietro Bottrighi medico pneumologo, il quale ha indicato tra le maggiori fonti di alterazione atmosferica il traffico veicolare, gli impianti termici, quelli industriali e altri. Negli ultimi 40 anni si sono ridotte le concentrazioni di Anidride solforosa, Piombo e “fumi neri”, mentre sono aumentati Ozono, Benzene e polveri fini. Per ogni aumento di 10 ug/mc di PM2.5 si registrano aumenti del 6% di decessi, e dall’8 al 10% per malattie cardiache, polmonari e tumori al polmone.  I soggetti più a rischio sono bambini, anziani e persone affette da patologie croniche. I danni causati dalle polveri fini sono drammatici e ben dimostrati e nonostante i limiti di legge siano stati negli anni costantemente abbassati, non è ancora chiaro quali siano i limiti accettabili ad es. delle polveri ultrasottili.

INQUINAMENTO DELL’ACQUA. Il nostro destino non è scritto nel nostro codice genetico. Questa prima slide ha accompagnato l’intervento del dott. Roberto Florio a significare le correlazioni tra gli stili di vita e la necessità di preservare l’ambiente.   E’ stretta il rapporto tra qualità acqua potabile e stato di salute dei corsi d'acqua dello stesso territorio. Nella nostra provincia la qualità media dell’acqua potabile non è buona, in particolare per la concentrazione di nitrati che derivano dall’abuso di pesticidi e altri inquinanti riversati nella rete fluviale. Nel territorio piacentino si registra un forte squilibrio tra quanto disponibile e quanto prelevato; nel caso delle acque sotterranee, dal 2009, si rileva in diversi pozzi un incremento della concentrazione di nitrati. La soluzione non è andare a prendere l’acqua più a monte e neanche bere l’acqua delle bottiglie in plastica - che a noi costa euro 0,26 al litro e alle aziende imbottigliatrici euro 0,001, più che l’acqua paghiamo quindi il contenitore, il trasporto, la pubblicità e gli enormi profitti – ma la riqualificazione e la rinaturalizzazione dei fiumi.

L’INQUINAMENTO DEL SUOLO.  Anche qui - ha detto il dott. Giuseppe Miserotti - salute benessere dipendono dai beni e dai servizi dell’ecosistema, ovvero al valore della natura. L’inquinamento del suolo è un fenomeno particolarmente serio.  Le forme più comuni di inquinamento derivano dai rifiuti non biodegradabili, dalle acque di scarico, da prodotti fitosanitari, farmaci, fertilizzanti, idrocarburi, diossine e metalli; molti di questi inquinanti  finiscono nelle acque sotterranee alterando equilibrio e salubrità delle acque potabili che diventano pericolose per la salute. Anche l’industria ha una responsabilità, con l’immissione in atmosfera di inquinanti che finiscono poi sul terreno. Gli effetti sono importanti, con ripercussioni sullo stato di salute non solo delle personema anche degli animali. Altri problemi derivano dalla cementificazione del territorio in costante aumento. 

LA QUALITA’ DELL’ AMBIENTE A PIACENZA. L’inquinamento atmosferico a Piacenza  - ha affermato il dottor Giuseppe Biasini, Direttore di ARPA - resta critico, ma il trend negli ultimi anni registra un miglioramento, mentre si conferma l’aumento della concentrazione di nitrati nelle acque sotterrane. Cause principali dell’inquinamento dell’aria, con contributi decrescenti, sono da attribuirsi alle sempre maggiori esigenze di mobilità, di energia e di sviluppo industriale. A proposito del suolo, Piacenza ha una percentuale di impermeabilizzazione tra le più basse in regione (4,05%) anche se nelle zone di pianura e della prima collina si assiste alla progressiva urbanizzazione e cementificazione del territorio. Nella fascia montana si registra un considerevole aumento della superficie boscata, ma al prezzo del progressivo spopolamento delle aree montane con crescenti situazioni di dissesto.  Nella nostra provincia dal  1932 al 2014 gli ettari di terreno urbanizzati e cementificati sono cresciuti del 401% mentre la popolazione è cresciuta del 61%. Una sorta di pagella rilasciata all’ambiente piacentino, aggiornata al 2014, indica uno stato preoccupante per l’aria, di allerta per acqua e suolo, una relativa tranquillità per le radiazioni ionizzanti e per i rifiuti dove la raccolta differenziata è al 57,5% con la quasi totalità destinata al recupero. 

COMPITI E RESPONSABILITA’ DEI MEDICI E DEI CITTADINI . Il nostro compito – ha affermato il pediatra professor Luigi Nespoli, è quello di difensori del bambino e del suo benessere; oggi nessuno mette più in dubbio che molte delle malattie dell’adulto anziano inizino dall’età pediatrica (esposizione in utero). Per questo imedici e i pediatri hanno una funzione di garante, di difensori del bambino e del suo benessere.  I bambini sono più sensibili all’inquinamento rispetto agli adulti perché a parità di peso introducono una maggior quantità di aria, acqua e cibo e i meccanismi di detossificazione non sono ancora completi. La nostra responsabilità è grande, perché consigli e indicazioni sui comportamenti incideranno sul futuro dei nostri bambini. Quindi le nostre preoccupazioni sul ruolo dell’ambiente nel modificare la nostra salute non sono immotivate; i medici hanno la responsabilità di essere sentinelle della salute attraverso la tutela dell’ambiente. 

LE CONSIDERAZIONI FINALI. Sono state formulate dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il quale ha affermato come all’elevato livello di attenzione dell’Amministrazione ai problemi trattai nel convegno, siano stati proficui l’azione e lo stimolo di cittadini e comitati.  Serve quindi una corresponsabilizzazione generalizzata partendo dai comportamenti virtuosi dei singoli.  Entrando nello specifico il primo cittadino ha ricordato le azioni che in alcuni anni dovrebbero migliorare la qualità dell’acqua potabile, mentre riguardo alle bonifiche di importanti aree del tessuto urbano si è a buon punto per l’area Pertite, più lontana ma comunque in corso quella dell’area ex Acna. convegno palazzo galli-2

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