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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

«Insurgent respinti»: riuscita l’esercitazione Argo. Il generale Tota: «Condizioni estreme»

Piacenza, il generale Tota (comandante delle Forze operative terrestri): «Obiettivi raggiunti». Presenti militari del Genio di Francia, Gran Bretagna e Romania. Simulazione di un intervento Nato in una area di crisi nel Nord Europa

«Un’esercitazione riuscita, nonostante il maltempo abbia condizionato la giornata». E’ soddisfatto il colonnello Salvatore Tambè, comandante del 2° reggimento Genio pontieri, che il 29 ottobre, a Piacenza lungo il Po, ha ospitato l’esercitazione Argo, inserita a sua volta nell’operazione a livello nazionale Atlante. L’esercitazione ha visto schierati 14 reparti e impegnati 400 uomini. Il generale di Corpo d’armata, Giuseppenicola Tota, comandante delle Forze operative terrestri di supporto, ha supervisionato la giornata. Al suo fianco anche il generale di brigata, Francesco Bindi, comandante del comando Genio. «L’esercitazione è riuscita - ha sottolineato Tota - e lo abbiamo fatto in condizioni estreme. Il Po era in condizioni proibitive, abbiamo operato al limite, ma abbiamo raggiunto gli obiettivi. Questo assetto è unico in ambito Nato. Abbiamo dimostrato anche ai partner della Nato che siamo capaci». Il riferimento del generale era alla presenza di militari del Genio di Francia, Gran Bretagna e Romania che hanno assistito alle manovre.

I soldati impegnati hanno simulato l’intervento, in ambito Nato, a sostegno di un Paese del Nord Europa. Sul terreno, si è trattato di proiettare le forze sulla sponda nemica, grazie all’uso di un Pgm (Ponte galleggiante motorizzato), per contrastare e respingere una forza di insurEsercitazione Argo ©Gatti/IlPiacenzagent. Purtroppo, la velocità delle acque del Po, la pioggia e la foschia che limitava la visibilità hanno fatto venire meno il gittamento del Pgm e l’intervento di un elicottero. La prima fase ha visto l’assalto, da parte degli assaltatori del reggimento Lagunari che con i battelli sono sbarcati sulla sponda opposta per metterla in sicurezza. Nel frattempo, i pontieri avevano allestito e messo in acqua un traghetto, composto di due moduli del Pgm, sul quale era salito un Blindo Centauro. Sulla sponda amica, intanto, erano presenti i cannoni e i carri armati Ariete. Presa la sponda, gli insurgent hanno opposto resistenza e fra gli attaccanti c’è stato un ferito. E’ scattata la Medevac (evacuazione medica), mentre la sicurezza dei cieli era assicurata dai missili Stinger, e il ferito è stato trasportato su un battello. A terra invece, c’era una mostra statica di mezzi e attrezzature e le dimostrazioni pratiche di sminamento con specialisti Minex e di bonifica di mezzi dagli Ied, con gli Eod e i reparti del Gruppo cinofilo dell’Esercito. «Con questa esercitazione - ha concluso Tota - abbiamo mostrato alla popolazione che siamo utili e risolviamo problemi, militari e civili: siamo duali. Come è avvenuto pochi giorni fa, quando una cisterna era finita nel Po e rischiava di finire contro i ponti strade e ferroviario. Con la collaborazione dei Vigili del fuoco l’abbiamo fermata e trascinata a riva».

Esercitazione Argo ©Gatti/IlPiacenza

Scalo Pontieri-Operazione Argo ©Gismage

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