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Cronaca

«L'8 marzo è il giorno in cui manifestiamo al mondo la nostra volontà di lottare ancora»

Intervento di Gloria Zanardi, consigliere provinciale alle pari opportunità: «Poco importa verificare la reale genesi della scelta della data. L'importante è non perdere coscienza del reale significato della giornata»

Riceviamo e pubblichiamo un intervento sull'8 Marzo di Gloria Zanardi, consigliere provinciale alle pari opportunità 

A parere di molti sarebbe errata la più diffusa ricostruzione dell'origine della ricorrenza dell'8 marzo, di regola ricondotta alla storia dell'incendio che si sviluppò nella fabbrica Cotton (o più verosimilmente riferibile storicamente all'episodio tragico della Tringle a New York, 25 marzo 1911).

Significativo, senz'altro ricordare che la data dell'8 marzo ha, comunque, segnato la storia: nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio».

Poco importa verificare la reale genesi della scelta della data. L'importante è non perdere coscienza del reale significato della giornata.

L'8 marzo è il giorno della memoria, del ricordo delle battaglie che coraggiosamente le donne hanno portato avanti per conquistare il riconoscimento della propria dignità, della propria rispettabilità, semplicemente, del proprio essere donna.

L'8 marzo è il giorno in cui manifestiamo al mondo la nostra volontà di lottare ancora. Perché, purtroppo, il traguardo è ancora lontano.

Oriana Fallaci scriveva “il nostro è un mondo fabbricato dagli uomini per gli uomini, la loro dittatura è così antica che si estende perfino al linguaggio. Si dice uomo per dire uomo e donna, si dice bambino per dire bambino e bambina, si dice figlio per dire figlio e figlia, si dice omicidio per indicare l’assassinio di un uomo e di una donna” e così via.

Noi dobbiamo batterci quotidianamente perché il mondo cambi, per farci valere.
E, a volte, non basta comunque. Non basta impegnarci di più, non basta lavorare di più, non basta raggiungere risultati concreti perché purtroppo gli ostacoli ci sono sempre, da parte di uomini e, ahimé, anche da parte di donne,  che spesso fanno prevalere la vanità.
Ma non smettiamo di crederci.

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