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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Via Roma

L'OPINIONE - Mancanza di educazione civile e di politiche dell'immigrazione vanno di pari passo

Parlare di fallimento di integrazione non si può perché Kyenge si arrabbia e la sinistra vi insulterebbe con un "nazistarazzistafascista" - una parola unica. Questi baldi giovani, naturalmente, se ne fregano anche delle divise della Polizia municipale - Di Gianfranco Salvatori

La stampa locale non ha reso la giusta visibilità a un episodio di per sé di bassa lega, ma che nasconde un retroterra fatto di prevaricazione, violenza e mancata integrazione. Il marocchino fermato ubriaco che molestava le passanti, e che ha picchiato una vigilessa, si inserisce in un contesto di gang di giovani marocchini e tunisini ben noti alle forze dell’ordine. Purtroppo a fare la conoscenza di questi immigrati di seconda generazione – come direbbe in modo politically correct Cecile Kyenge – sono stati molti adolescenti piacentini ragazzi e ragazze a cui è stato rubato il cellulare, sono stati chiesti soldi con minacce o sono stati picchiati. Se l’agente si fosse presentata al giovane marocchino con il tonfa il mano forse avrebbe limitato i danni, ma qualche solerte cittadino avrebbe denunciato il fatto cominciando a parlare di discriminazione, repressione, mancanza di dialogo e altre amenità di questo tipo.

Parlare di fallimento di integrazione non si può perché Kyenge si arrabbia e la sinistra vi insulterebbe con un “nazistarazzistafascista” – una parola unica, ricordando lo scontro tra l’ex sindaco Pillitteri e un tramviere, tuttora visibile su Youtube. Questi baldi giovani, naturalmente, se ne fregano anche delle divise della Polizia municipale. Spesso gli agenti, infatti, vengono insultati e sono bersaglio di sputi. I ragazzi sono stati denunciati, ma la Giustizia ha ben altri problemi a cui rivolgere le proprie attenzioni. E così, bellamente, 15 egiziani si pestano in via Capra e più di un detenuto su due nelle carceri italiani è immigrato (pardon “migrante”, che è più corretto). Forse non hanno letto le mirabolanti innovazioni promesse dal Comune per stimolare la convivenza e l’integrazione nella “pacifica” zona di via Roma.

Se il Comune l’accettasse, un’idea sarebbe quella di far parlare loro da Kyenge, sempre che possa lasciare i suoi importantissimi incarichi a Bruxelles. Kyenge dovrebbe, però, andare da queste persone e non riunirsi in qualche circolo Pd con psicologi, politici, assistenti sociali, mediatori ecc. ecc. Stia tranquilla, che se lo facesse non avrebbe certo contro quei cattivoni antidemocratici di Lega e Forza Nuova, come si è affrettata a sottolineare alla Festa democratica.

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