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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Bobbio

L'ospedale di Bobbio e due cliniche piacentine dedicati al Covid-19

La Casa di Cura Sant’Antonino in città e la San Giacomo a Pontedellolio insieme all'ospedale di Bobbio. La casa di Cura Piacenza accoglierà invece l’attività chirurgica (senologia oncologica e traumatologia) e aprirà il pronto soccorso ortopedico

In Emilia-Romagna sono quasi 1400 (1397) i posti letto già allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus: 100 posti in più rispetto al 12 marzo a dimostrazione del grande lavoro messo in campo dalla rete ospedaliera regionale per rispondere pienamente al Piano illustrato sempre ieri dal presidente Bonaccini e dal commissario Venturi per far fronte all’emergenza Covid-19.

In particolare, nascono oggi a Piacenza due ospedali Covid grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino e la San Giacomo di Pontedellolio che sono pienamente integrate e supportano la rete ospedaliera strutturata per affrontare l’emergenza Coronavirus. La casa di Cura Piacenza accoglierà invece l’attività chirurgica (senologia oncologica e traumatologia) e aprirà il pronto soccorso ortopedico. E anche l’Ospedale di Bobbio, sempre nel piacentino, è diventato da oggi Covid così come previsto nel Piano regionale illustrato ieri (Fase 5). Infine, si potenzia ulteriormente sempre a Piacenza l’assistenza a pazienti critici con l’attivazione di nuovi posti di terapia intensiva. A queste strutture si affiancano come Covid hospital, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino. A Parma,il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nova Nuova) c’è Guastalla (ospedale Covid). A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto per l’area intensiva). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi, Mirandola e Sassuolo. A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, verrà riattivato a breve un padiglione dedicato, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese. Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta. Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital da Lugo e Riccione.
 

 Punti triage per le strutture sanitarie

Passano da 17 a 19 i punti triage davanti agli ospedali con l’allestimento oggi di una tenda presso l’Ospedale Maggiore di Bologna e una al Sant’Orsola di Bologna, struttura che diventerà operativa da domani.

Mentre sono in corso sopralluoghi per valutare ulteriori esigenze, nei giorni scorsi sono stati potenziati i triage di Mirandola e Vignola, nel modenese, con l’installazione di due ulteriori tende, in aggiunta alle roulotte già utilizzate.

Questi i punti triage attivi in Emilia-Romagna: 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo nel Frignano e Modena città, dove la tenda è davanti alla sede del 118, a supporto degli operatori); 1 nella città metropolitana di Bologna (Imola); 2 a Bologna città, all’Ospedale Maggiore (già completato) e all’Ospedale Sant’Orsola (in via di completamento); 1 in provincia di Ferrara (Cento); 1 nella Repubblica di San Marino.

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