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Cronaca

La discarica di Borgotrebbia sta diventando un'area boschiva

Avviato nell'ottobre 2011, è giunto ormai alla fase di completamento il progetto "New Life" di recupero ambientale dei 200mila metri quadri di terreno degradato in cui un tempo sorgeva la discarica di Borgotrebbia

Avviato nell’ottobre 2011, è giunto ormai alla fase di completamento il progetto “New Life” di recupero ambientale dei 200mila metri quadri di terreno degradato in cui un tempo sorgeva la discarica di Borgotrebbia, che grazie a una nuova tecnologia di bonifica e ricostituzione del terreno torneranno a essere un’area di pregio naturalistico fruibile dai piacentini. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+ per un costo totale di oltre 4 milioni di euro, ha visto la partecipazione e la collaborazione della società M.C.M. Ecosistemi, del Comune di Piacenza, della Provincia di Piacenza e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Dopo attente ricerche e sperimentazioni, e grazie a una tecnologia innovativa brevettata da M.C.M. Ecosistemi per la produzione di terre ricostituite volte al contrasto del degrado e della desertificazione dei suoli, l’area dell’ex discarica di rifiuti solidi urbani di Borgotrebbia è stata ripristinata, restituendo al terreno una significativa produttività.

In passato la vasta superficie era stata ricoperta con uno strato di terre di diversa provenienza, unitamente a calci di defecazione di zuccherificio, ma nel corso degli anni i tentativi di sistemazione a verde avevano dato esiti negativi. A seguito dell’intervento previsto dal progetto, e utilizzando il metodo inventato e brevettato da  M.C.M. Ecosistemi, la rivegetazione sui suoli ricostituiti collocati ha sviluppato un’imponente colonizzazione di specie erbacee e un incremento di biodiversità senza l’utilizzo di semine, fertilizzazioni e irrigazioni. A completamento dell’idea progettuale, per rendere fruibile l’area alla cittadinanza, è prevista la piantumazione di circa 5mila specie arboree e arbustive (2mila sono già state piantumate, mentre le 3mila restanti lo saranno nel corso del prossimo autunno) con il coinvolgimento degli alunni di alcune scuole primarie di Piacenza. La fase scientifica è stata curata dal dott. Paolo Manfredi, amministratore unico di M.C.M. Ecosistemi e inventore del metodo brevettato, dal direttore dell'Istituto di Chimica Agraria ed Ambientale prof. Marco Trevisan e dalla dott.ssa Chiara Cassinari della Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Il progetto ha coinvolto nella fase di progettazione verso l’Unione Europea il dott. Alberto Molignani e diversi uffici e assessorati del Comune e della Provincia di Piacenza.

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