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Cronaca

"Ti spacco la faccia brutta vacca": denunciata per ingiurie su Fb

12 denunce in diverse indagini della polizia postale: dalle truffe telematiche alle ingiurie su Fb, fino alla lettura "per gelosia" delle mail

"Ti spacco la faccia, brutta t... ". Oppure: "So dove venirti a cercare e ti distruggo". E ancora altre "simpatiche" frasi inerenti a una non proprio nobile professione. Sono questi i messaggi che una 22enne ha postato nella bacheca della pagina personale di Facebook di una 24enne piacentina, sua conoscente. L'attrito, pare, per motivi di gelosia legata a dei ragazzi. La giovane è finita nei guai: la polizia postale l'ha rintracciata e denunciata per minacce e ingiurie.

PRODOTTI CON SCONTO DEL 70%: CHI LI VEDE PIU'? - Sono 12 le denunce per recenti e diverse indagini della polizia postale di Piacenza. 6 persone sono state deferite all'autorità giudiziaria per truffa: mettevano in web annunci di prodotti a prezzi vantaggiosissimi (elettrodomestici con il 70% di sconto, macchine digitali quasi regalate) e poi, una volta ricevuti i soldi con le carte di credito, scomparivano, rendendosi irreperibili e, ovviamente, non inviando all'acquirente nulla. Diversi piacentini sono finiti nel tranello di questi truffatori - alcuni con un lungo curriculum di precedenti -, che, non vedendo i prodotti acquistati, non hanno potuto far altro che rivolgersi alla polizia.

"TI AMMAZZO" - Poi le denunce per fatti "personali". Oltre alla 22enne, un 35enne napoletano è stato denunciato per minacce mentre, sempre sulla bacheca di Facebook, ingiuriava con pesantissime frasi un 29enne piacentino: qui i motivi di scontro erano nati dall'ambito lavorativo. Ancora una volta, minacce di pestaggi e di violenze.

POSTA ELETTRONICA VIOLATA - Poi un caso a dir poco "strano". Un uomo di 30 anni e una piacentina di 22 sono stati denunciati per violazione e sottrazione di corrispondenza e accesso abusivo a sistema informatico. Entrambi, infatti, per diverse motivazioni (lui perchè era l'ex fidanzato, lei per gelosia) entravano nella posta elettronica privata di una 23enne, dopo essersi impossessati abusivamente della sua password. Non solo: l'avevano anche cambiata, riuscendo così a leggere i messaggi al suo posto e a inviare mail.

RUBA LE RICARICHE - Denunciato, infine, uno svizzero di 39 anni e una napoletana di 40: il primo, dipendente di un negozio di telefonia in città, "s'intascava" i soldi delle ricariche che gli commissionava i clienti; la seconda, invece, sfruttando lo stesso cognome di un 63enne, si era sostituita alla sua identità per creare un account fittizio e perpretrare - si pensa - delle truffe.

"INTERNET NON E' TERRA DI NESSUNO" - "Purtroppo - commenta il capo di gabinetto Girolamo Lacquaniti - si tende a considerare il web una sorta di "terra di nessuno", dove fare quello che si vuole. Nulla di più sbagliato. I reati ci sono anche in internet e ingiuriare qualcuno nella bacheca di Fb equivale a farlo in strada davanti a tutti; come violare la posta elettronica è equiparabile a leggere le lettere altrui dalla cassetta "tradizionale"".

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