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Cronaca

Cede l'arcata del ponte sul Po: auto nel fiume, 4 feriti nessun morto. Tutti gli aggiornamenti

Cede il Ponte sul Po. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco sommozzatori e le ambulanze della Croce Rossa, del 118 e della Pubblica Assistenza. Ci sarebebro 4 feriti ma nessun morto. Chiuso il ponte fino a data da destinarsi

Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 21.20

Il vertice dell'Unità di crisi in prefettura è terminato intorno alle 20. Il ponte rimarrà sotto sequestro, le entrate piacentina e lodigiana sono presidiate dalle forze dell'ordine. Si prevedono però tempi lunghi, sia per quanto riguarda i lavori di consolidamento, sia per quanto riguarda l'inchiesta che è stata aperta dalla Procura di Lodi.

Nel frattempo, si sta organizzando la viabilità alternativa, per non gravare tutto il traffico da e per la Lombardia sull'autostrada e sul ponte a Castel San Giovanni.

Reggi ha parlato di calamità preannunciata: il ponte è vecchio, ha detto in Procura e la manutenzione scarsa. Anche il presidente della Provincia Boiardi ha ribadito l'inadeguatezza del ponte a supportare il traffico attuale. "E' stato costruito 100 anni fa" avrebbe detto "ed è stato pensato per il transito dei carretti".

Adesso si attende la realizzazione del nuovo ponte sul Po, la cui progettazione attesa da trent'anni, è rimasta fino ad oggi bloccata per mancanza di fondi.

Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 17.30

In questo momento si sta procedendo al recupero della terza macchina coinvolta nel cedimento. Il ponte è stato posto sotto sequestro, la Procura di Lodi aprirà un'inchiesta, per accertare cause ed eventuali responsabilità. Il ponte si è accasciato dalla parte lombarda.

Ancora in prognosi riservata due dei feriti, il terzo è sotto shock, ma ha ferite lievi.

Sul posto sono giunti anche i carabinieri del nucleo subacqueo di Genova, ma per il momento non sono previste immersioni. Nelle acque del Po, non c'è nulla da recuperare.


Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 16.40

L’Unità di Crisi tuttora riunita presso la Prefettura di Piacenza, ha stabilito di chiudere il ponte sul Po, fino a data da destinarsi. Sarà possibile, a seguito della chiusura, attraversare il fiume percorrendo l'autostrada A1, raggiungibile dai caselli di Piacenza Sud (a Piacenza, nella zona di Le Mose) e Piacenza Ovest (a Piacenza, nella zona di Sant’Antonio) e attraversando la Tangenziale Sud.

Due feriti sono stati ricoverati all'ospedale di Codogno in condizioni non gravi, il terzo al Polichirurgico del capoluogo. E' in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. (Ansa)

Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 14.40

Due dei feriti sono in prognosi riservata. Una delle quattro macchine coinvolte è restata in bilico, in pendenza, non entrando in acqua. Ma il guidatore è riuscito ad uscire con le proprie gambe.

Sul posto ci sono carabinieri, polizia, vigili del fuoco, elicotteri. In questo momento stanno rimuovendo i mezzi rimasti coinvolti. La strada è ovviamente interrotta, sul ponte non si passa.

L'arcata che ha ceduto non è, fortunatamente, quella centrale. Se così fosse stato, probabilmente le auto sarebbero finite nell'acqua, travolte dal Po ancora alto. Ha ceduto una delle arcate laterali, quella più vicina alla riva lodigiana.

Rimane aperto, invece, il ponte della ferrovia.

Adesso si cercano nessi causali fra i lavori finiti giusto qualche mese fa e il cedimento di oggi. Non dovrebbe essere stata, secondo i primi accertamenti, la piena di questa notte ad aver danneggiato la struttura: ieri si erano infatti registrati 7.51 nei pressi del ponte, molto meno dei 10.50 metri del 2000.
  Il ponte si è afflosciato, facendo scivolare le macchine  

L'arcata, appoggiata su due piloni, ha ceduto da quello più interno all'alveo, appoggiandosi inclinata sulla sottostante golena, a qualche metro dell'alveo vero e proprio (Ansa). Le macchine che transitavano in quel momento sono scivolate verso il basso, senza precipitare e senza finire nella corrente della piena.

I primi video del crollo




Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 13

L'ondata di piena del Po ha causato il cedimento parziale di un'arcata, forse due, del ponte che collega Piacenza alla sponda lombarda. Dalle auto che si trovavano sulla strada al momento del crollo sono state estratte tre persone ferite.

Tra queste ce ne sarebbe uno apparentemente grave che sembra sia rimasto aggrappato al finestrino della sua auto.

È successo pochi minuti fa. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco sommozzatori e le ambulanze della Croce Rossa, del 118 e della Pubblica Assistenza. Non si sa ancora quante auto siano cadute nel fiume e quante le persone disperse in acqua. Anche i responsabili Aipo sono sul posto.

I pilastri del ponte sono stati consolidati ai basamenti tra la fine del 2008 e l'inizio di quest'anno. Forse l'impatto dell'escavatore di ieri mattina, ha danneggiato la struttura che ha registrato il cedimento. Il ponte è crepato lungo l'asse principale.

Secondo le prima informazioni non ci sarebbero morti.  Lo ha detto ai giornalisti il prefetto della città emiliana, Luigi Viana. Il dato, sicuro per la sponda piacentina, dovrebbe essere corretto anche per quella lombarda.

Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, all'Aquila per l'emergenza terremoto, si è messo subito in contatto con il prefetto e il presidente della Provincia di Piacenza, per capire la dinamica dell'incidente che ha provocato il cedimento del ponte sul Po. Secondo quanto si apprende, il crollo di uno dei piloni di sostegno non sarebbe stato dovuto alla piena provocata dal maltempo di questi giorni, in quanto la parte di struttura che ha ceduto si trova in un'area golenale.

Aggiornamento della notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 aprile

Notte di allerta e di interventi quella appena trascorsa, a Piacenza. Era la notte della piena del Po. Il livello massimo dell'acqua è stato registrato, come previsto, fra le 22 e le 22.30 ed ha sfiorato gli 8 metri: 7.83 metri, la misurazione precisa, direttamente dalle centraline della Protezione Civile.

E proprio con Alessandro Nissola, che è stato tutta la notte alla centrale operativa della Protezione Civile di Piacenza, facciamo il punto di questa notte.

Alessandro, un bilancio delle ultime 8 ore

La notte è passata abbastanza tranquilla, la situazione era monitorata lungo tutta l'asta del Po della provincia piacentina. Tre gli interventi significativi di questa notte. Il primo a Calendasco, in un'abitazione privata sita in golena: nella cantina allagata dal Po si sono aperti dei fontanazzi che fanno temere si siano aperte delle voragini nelle fondamenta della casa.

Sul posto è intervenuto il nostro responsabile idrogeologico, il signor Cornelli, insieme a quattro volontari. Chiamati i Vigili del Fuoco per verificare la stabilità dell'edificio, si è deciso di non evacuarlo ma di lasciare l'acqua nella cantina. Il peso dell'acqua stessa, infatti, tiene a bada i fontanazzi. Si attende che il livello del Po scenda.

Poi siete intervenuti anche in città...

  Dalle fondamenta di una casa sono sgorgati dei fontanazzi  

Sì, verso le 4 di questa mattina. È stato l'intervento che ha destato maggiore preoccupazione. La pattuglia della Protezione Civile che presidiava via Nino Bixio è stata avvisata da una volante del 113: il barcone della Map alla motonautica, ha spezzato gli ormeggi.

Abbiamo chiamato i Vigili del Fuoco, anche loro subissati di chiamate di intervento, avevano tutte le squadre fuori, impegnate in sopralluoghi. Il barcone è stato trovato dai pompieri 15 minuti dopo, purtroppo affondato.

Via Nino Bixio è completamente allagata, la abbiamo vista anche nei video...

Infatti per recuperare il barcone è stato necessario aggirare via Nino Bixio e arrivare dalla Finarda. È ancora chiusa al traffico.

Adesso qual è la situazione?


In questo momento una nostra squadra continua ad operare a Borgotrebbia, in via Monte Osero. Sono lì da questa notte, per un pozzo perdente. Finchè il livello del Po non si abbassa, i volontari resteranno lì insieme ai Vigili del Fuoco per compensare con le motopompe la furia dell'acqua che rischia di allagare tutta la strada.
  Perso il barcone della Map, ha rotto gli ormeggia alle 4  

Ieri sera, sopralluogo dei tecnici Aipo. È necessario trovare una soluzione più efficace, non possiamo pompare acqua per una settimana con le pompe. Questa è una soluzione di emergenza.

L'emergenza sembra passata, ci conferma?

L'ultima rilevazione del livello del Po, segna 7.40 e continua a calare. Rispetto al momento di massima piena, siamo già 50 cm sotto.

Il peggio, a Piacenza, è passato. Adesso l'onda di piena si muove verso valle. A Villanova sono in preallerta: alle 9.30 di questa mattina, il livello dell'acqua è di 2.44 metri sopra lo zero idrometrico. Segno che l'acqua sale, anche se lentamente.

Aggiornamento del 30 aprile 2009, ore 11.40

Localizzato il pontile della Map, affondato questa notte per la piena del Po. Si trova ad una profondità di diversi metri. Insieme alla sede galleggiante, sono calati a picco anche 8 motoscafi che vi erano ormeggiati.

È stato probabilmente qualche oggetto trasportato dalla furia dell'acqua – secondo quanto riporta l'Ansa – a danneggiare i galleggianti della struttura. I tiranti hanno ceduto e il pontile della Map si è staccato. Aveva resistito ad altre piene, compresa quella del 2000.


 







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