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Cronaca

«La Regione non crea le condizioni necessarie ad aiutare gli agricoltori»

Duro commento di Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza, sulla Cabina di regia istituita per fare fronte all'emergenza siccità. «Speriamo non sia il solito film, i raccolti non aspettano i tempi della politica»

«E’ L’ennesimo tavolo dove da parte della Regione si tenta di conciliare l’inconciliabile: da un lato si sostiene il made in Italy, dall’altro non si creano le condizioni necessarie perché gli agricoltori possano produrre quello per cui in diverse occasioni ci si vanta». Sono di fuoco le parole del Presidente di Confagricoltura Piacenza, Enrico Chiesa che commenta così la decisione di avviare una “Cabina di Regia” per risolvere la crisi idrica che sta infliggendo danni di ora in ora alle colture fiore all’occhiello della zona e primo anello di filiere agroalimentari importantissime come quella del pomodoro da industria e quella lattiero–casearia.

Il vertice in Prefettura di ieri, richiesto d’urgenza da Confagricoltura Piacenza, e al quale qualche giorno prima aveva fatto riferimento anche l’assessore Provinciale all’Agricoltura Filippo Pozzi, sembrava poter essere il primo passo per l’individuazione di soluzioni concrete per l’emergenza, ma la doccia fredda è arrivata con la proposta scaturita dal tavolo regionale convocato nel pomeriggio. «Nella nostra provincia sono a rischio buona parte degli 11.000 ettari di pomodoro da industria – ha spiegato Enrico Chiesa – ed altrettanti ettari di mais che garantiscono l’approvvigionamento delle aziende zootecniche. Servono misure d’emergenza e, sperando di superare questo terribile momento, va attuata una programmazione seria, che ci consenta di dare risposte strutturali ad un problema non estemporaneo, ma che si presenta immancabilmente ogni estate. Di fatto, non è stata trovata nessuna soluzione e il rischio più che concreto è che le due filiere saltino con  tutto l’indotto e i numerosi posti di lavoro che generano. Siamo esterrefatti di fronte all’ennesima non presa di posizione della politica incapace di portare soluzioni concrete».

L’associazione degli imprenditori agricoli non ha mancato di sottolineare come, superata l’emergenza, la messa a punto di un piano per lo stoccaggio delle acque con la realizzazione di invasi potrebbe finalmente porre fine alla questione. «Ci sono tutte le condizioni per la concessione alla deroga al Mdv, mentre dal tavolo nasce una Cabina che si assumerà il compito di agire in merito: un differimento strategico dall’assunzione di decisioni nella speranza che piova? E’ la  dimostrazione che l’Assessorato all’ambiente regionale rimane lontanissimo dal mondo imprenditoriale agricolo, quello stesso mondo che garantisce il paesaggio in cui viviamo, cosa che troppo spesso si dimentica».

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