rotate-mobile
Cronaca

La rete dei defibrillatori diventa più forte: «Siamo un esempio per il mondo»

Altri otto defibrillatori semiautomatici sono stati acquistati dall'Asl di Piacenza con il contributo della Regione, e andranno a rafforzare la rete capillare di apparecchi salvavita già presente da anni sul territorio piacentino grazie sopratutto al lavoro dell'associazione Progetto Vita di Piacenza

Altri otto defibrillatori semiautomatici sono stati acquistati dall’Asl di Piacenza con il contributo della Regione, e andranno a rafforzare la rete capillare di apparecchi salvavita già presente da anni sul territorio piacentino grazie sopratutto al lavoro dell’associazione Progetto Vita di Piacenza. Gli apparecchi sono stati consegnati dal direttore dell’Asl di Piacenza Andrea Bianchi e dalla dottoressa Daniela Aschieri ai rappresentanti della questura, dei vigili del fuoco e della polizia municipale. Ovvero di quelle istituzioni piacentine che fanno parte del progetto Codice Blu per la defibrillazione precoce extraospedaliera sul territorio. Presenti anche Enrica Rossi, medico responsabile del 118 di Piacenza, Stefano Nani, coordinatore del 118, e Giovanni Quinto Villani direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza.

«Oggi a Piacenza un arresto cardiaco extraospedaliero riceve un intervento nettamente migliore rispetto a tante altre realtà - ha detto Villani - Questo grazie a chi ha creato una mentalità su una problematica comune e ha permesso a tutti di affrontarla. Questo cambiamento di mentalità fa onore a una città come Piacenza, grazie alle persone che ci hanno creduto. Ora l’integrazione delle strutture sanitarie con i “laici” è ancora più completa. Piacenza è un esempio non solo a livello italiano ed europeo, ma anche mondiale: ci hanno preso come modello anche in Giappone». 
«La cosa più importante è rendere più ufficiale a livello aziendale il Progetto Vita - ha sottolineato Daniela Aschieri - Abbiamo cambiato la cultura dell'emergenza in Europa. Ora gratificheremo chi in questi anni ha speso risorse e tempo prezioso in questo progetto, permettendo un'eccellenza in termini di vite salvate. Grazie al contributo della Regione abbiamo potuto formare cinquemila persone».

Consegnati nuovi defibrillatori per il Codice blu ©IlPiacenza

«Quello dell’arresto cardiaco e dell’uso del defibrillatore - ha concluso il sindaco Paolo Dosi -non è solo un problema medico sanitario, ma culturale e di solidarietà reciproca. Una città ben presidiata è segno di una comunità che ha consapevolezza di arricchimento per tutti, per intervenire dove e quando c'è n’è bisogno». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La rete dei defibrillatori diventa più forte: «Siamo un esempio per il mondo»

IlPiacenza è in caricamento