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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Minacce ai responsabili sicurezza della coop, divieto di dimora in città per 12 lavoratori

Blitz in mattinata della Squadra mobile di Piacenza (insieme al reparto prevenzione crimine di Reggio) su disposizione di questura e procura: nel mirino alcuni protagonisti delle tensioni alla Tnt di Piacenza

Il Gip del Tribunale di Piacenza, nell’ambito di alcune attività di indagine condotte dagli uffici della Questura e coordinate dalla Procura della Repubblica di Piacenza, ha emesso dodici ordinanze di misura cautelare. E' infatti scattato il divieto di dimora nel comune di Piacenza. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore del mattino del 23 gennaio dal personale della Squadra Mobile, con l’ausilio di equipaggi provenienti dalle Squadre Mobili delle province limitrofe e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia.  «I gravi indizi di colpevolezza – informa dell’operazione la questura di Piacenza - riguardano una serie di episodi delittuosi verificatisi nel corso del 2018, tutti riconducibili al clima di forte contrasto tra gli appartenenti a due sigle sindacali contrapposte (Si Cobas e Usb, ndr), nel contesto lavorativo dello stabilimento della Tnt di Piacenza».

«In relazione delle persistenti azioni di protesta – prosegue la questura di Piacenza in un comunicato - ad opera soprattutto di aderenti all’Usb presso il magazzino della Tnt di Piacenza, l’attività investigativa ha consentito di identificare le 12 persone che, in concorso materiale e morale fra loro, hanno ripetutamente minacciato i responsabili sicurezza della cooperativa che fornisce la forza lavoro presso la Tnt, affinché omettessero di effettuare segnalazioni ai superiori relative ai comportamenti disciplinarmente rilevanti posti in essere durante l’attività lavorativa».

USB: «CLIMA AVVELENATO DAL DECRETO SALVINI E DALLA VOLONTA’ DI CHIUDERE UN CICLO DI LOTTE»

Roberto Montanari, rappresentante sindacale di Usb, ha commentato il provvedimento adottato da questura e procura di Piacenza nella mattinata di oggi. «Sono 12 i lavoratori dell'hub piacentino di TNT – spiega Montanari - prelevati dalle loro abitazioni nel primo mattino raggiunti da un provvedimento di divieto di dimora nel comune di Piacenza come conseguenza delle lotte di questi mesi contro l'artificioso licenziamento del lavoratore Saad Mansour e gli atti repressivi esercitati con centinaia di lettere di contestazione disciplinari. Questa sorprendente ordinanza si basa su accuse risibili avanzate da parte di responsabili della coop che fornisce forza lavoro alla FEDEX/TNT i quali lamentano minacce e insulti dei lavoratori colpiti da questi provvedimenti. Sulla base di accuse non provate e sommarie domani 12 famiglie saranno divise poiché i padri dovranno andarsene da casa, dormire fuori dal comune di Piacenza e senza nemmeno poter andare al lavoro. Questo è frutto del clima avvelenato introdotto dal Decreto Salvini e dalla volontà dei signori della logistica di chiudere un ciclo di lotte che ha fatto emergere le infiltrazioni della malavita organizzata in questo segmento dell'economia e cominciato a garantire diritti, dignità e legalità per i facchini. La colpa dei lavoratori e dei sindacati conflittuali è quella di aver denunciato il sistema malato degli appalti e subappalti utilizzati dalle multinazionali del settore per fare profitti sulla precarietà delle condizioni di lavoro. Un sistema che secondo i rapporti degli organi deputati: Guardia di Finanza, Ispettorati del lavoro, Polizia Stradale, produce una enorme evasione fiscale e contributiva a danno di tutta la società e dei diritti dei lavoratori (non applicazione dei contratti e delle normative sul lavoro). Stamani però una denuncia non provata dei preposti di un consorzio commissariato (per problemi fiscali), è stata sufficiente a limitare la libertà di 12 persone».

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