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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Mohamed Chraka nega tutto: "E' da tanto che non metto piede a Piacenza"

Aveva in tasca un biglietto di sola andata per Bruxelles dove lo attendeva il fratello. Mohamed Chraka, principale indiziato per il brutale omicidio della moglie Zahira Aitali, fermato dalla squadra mobile ha subito negato: "Io a Piacenza? Mi dispiace, vi state sbagliando. E' da tanto che non metto piede a Piacenza"

"Io a Piacenza? Mi dispiace, vi state sbagliando. E' da tanto che non metto piede a Piacenza". Ha risposto così, agli agenti della squadra mobile che lo avevano appena bloccato, Mohamed Chraka, il marocchino 40enne, principale indiziato per il brutale omicidio della moglie Zahira Aitali avvenuto venerdì in via Boscarelli. Lo straniero è stato fermato nel tardo pomeriggio di ieri dagli agenti in borghese di viale Malta, che lo hanno trovato appena in tempo alla stazione delle corriere di Brescia. Aveva infatti acquistato un biglietto di sola andata per Bruxelles, dove lo attendeva il fratello. Sperava quindi di sfuggire alla cattura, ma l'abilità investigativa degli agenti coordinati da Stefano Vernelli ha permesso di poterlo arrestare appena prima che salisse sul bus.

L'uomo, sul quale pendeva anche un mandato di cattura per l'evasione dagli arresti domiciliari, tecnicamente è stato raggiunto da un provvedimento di fermo per indiziato di reato. Il suo arresto verrò convalidato, probabilmente già domani mattina davanti al gip, che quasi sicuramente disporrà nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.

La notizia dell'arresto di quello che la polizia chiama ancora «il presunto killer» è stata data stamattina, nonostante la festività, in questura. Il dirigente della mobile Stefano Vernelli ha fornito alcuni particolari sull'arresto di ieri, mentre altre circostanze verranno approfondite con la stampa, nei prossimi giorni, direttamente dalla procura della Repubblioca di Piacenza.

«Avevamo avuto notizia che Chraka fosse in procinto di lasciare l'Italia - ha spiegato Verneli, affiancato dal suo vice Roberto Berardo - e, grazie anche ad alcuni accertamenti tecnici, ieri pomeriggio siamo riusciti a sapere che aveva prenotato un posto su una corriera per Bruxelles che sarebbe partita alle 19,30 da Brescia».

Nove agenti in borghese si sono quindi precipitati nella città lombarda, circondando con discrezione tutta la zona della stazione dei bus. Quando lo hanno visto arrivare con le valigie in mano, lo hanno bloccato immediatamente, senza dargli nemmeno il tempo di reagire.

Portato subito in questura a Piacenza, i poliziotti hanno prima accertato la sua identità grazie alle impronte digitali e alla banca dati Afis, poi lo hanno portato subito in carcere alle Novate, dove ora si trova in isolamento dagli altri detenuti.

Nessuna traccia invece, al momento, dell'arma del delitto, che pare sia stato un banale taglierino. Una parte della punta della lama, infatti, sarebbe stata trovata ancora conficcata nel collo della ragazza uccisa.
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