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Cronaca Ferriere / Viale Circonvallazione

Monica Montagna ricoverata in un ospedale psichiatrico giudiziario

La 29enne, accusata di omicidio volontario per aver ucciso con oltre 150 coltellate l'amica e coetanea Annalisa Lombardi, è stata trasferita dall'ospedale di Parma alla struttura penitenziaria mantovana dopo la relazione spedita dagli psichiatri alla Procura di Piacenza

«Affetta da psicosi e una grave depressione». Monica Montagna si trova ricoverata all’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere. La 29enne, accusata di omicidio volontario per aver ucciso con oltre 150 coltellate l’amica e coetanea Annalisa Lombardi, è stata trasferita dall’ospedale di Parma alla struttura penitenziaria mantovana dopo la relazione spedita dagli psichiatri alla Procura di Piacenza. Il brutale omicidio avvenne il 24 luglio a Ferriere, in una casa di via Circonvallazione dove le due condividevano un appartamento per le vacanze.

Il sostituto procuratore Ornella Chicca, nei giorni scorsi, ha ricevuto una relazione - che non è una perizia psichiatrica - sullo stato di salute della giovane, ricoverata in una struttura carceraria all’interno dell’ospedale parmigiano. Il quadro che ne è uscito ha lasciato poco spazio ai dubbi: la situazione psicologica di Montagna è fragile e compromessa. La 29enne, sottoposta a una misura di sicurezza, è stata così trasferita a Castiglione. Le indagini della procura proseguono per verificare gli ultimi dettagli del sanguinoso epilogo al termine di una lite. Il pm potrebbe presto chiedere una perizia psichiatrica per Montagna e affidare l’incarico a un medico. La procura vuole sapere se la giovane è in grado di intendere e di volere e se è in grado di affrontare un processo.

L’omicidio lasciò allibito un intero paese. Quelle due ragazze, originarie del milanese, le conoscevano un po’ tutti, sia perché avevano lavorato in alcuni locali della zone, sia perché Annalisa era da anni una volontaria della pubblica assistenza Val Nure e si sarebbe dovuta sposare il prossimo anno. Un’amicizia stretta, di lungo scorso, che si è spezzata nel primo pomeriggio del 24 luglio, a pranzo. Dopo aver massacrato Annalisa, l’amica cercò di allontanarsi dall’appartamento dell’orrore. Uscì sul balcone e cercò di raggiungere quello vicino. Non ci riuscì e precipitò a terra. Per fortuna, il giardino attutì la caduta e la ragazza se la cavò con poche contusioni e qualche escoriazione. Seguirono giorni di vuoto. Montagna, più volte interrogata e anche davanti al giudice, sembrava assente, quasi che le terribili accuse che le venivano mosse non erano rivolte a lei.

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