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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Montale / Via Emilia Parmense

Chiusa la via Emilia a Montale, i commercianti: «Comune sordo»

Non c'è pace per i commercianti di Montale che si sono riuniti in comitato dopo la chiusura della via Emilia all'altezza dell'abitato: «Non passa più nessuno e il Comune non ci ascolta»

Il vento burrascoso che tirava a Montale qualche giorno fa adesso ha portato davvero una tempesta di delusione e amarezza tra i commercianti della zona. Tutto ha avuto inizio il 7 luglio quando è stato inaugurato il nuovo raccordo della tangenziale sud. Questo ha portato allo sdoppiamento della via Emilia: chi proviene da Piacenza può scegliere se entrare nell'abitato di Montale (passando per la "vecchia" via Emilia) oppure percorrere la "nuova via Emilia" che taglia fuori il quartiere.

Chi invece arriva da Pontenure non ha scelta: deve per forza passare per la "nuova" tangenzialina. Da quel 7 luglio i commercianti che hanno le attività sulla "vecchia" via Emilia hanno cominciato a lamentare un netto calo del fatturato dovuto al fatto che "adesso nessuno passa più qua". Dicono: "Ci sentiamo traditi da un'amministrazione che ha presentato un progetto che andava bene per tutti e che poi però ha fatto un'altra cosa".

I commercianti si sono riuniti quindi in comitato (Comitato per la tutela del commercio di Montale) per farsi valere, o per lo meno per far sentire la loro voce ai "piani alti". Hanno anche raccolto 229 firme contro la chiusura della via Emilia. Ma, a detta loro, il Comune è sordo. Qualche sera fa, il Comitato si è riunito di nuovo. Erano presenti anche il consigliere comunale Filiberto Putzu (Pdl) e il consigliere di circoscrizione Giancarlo Migli. Durante l'incontro si è fatto il punto della situazione: il presidente del comitato Maurizio Nani denuncia: «Qualche mattina fa sono stato in Comune per ore cercando di parlare con gli assessori Brambati e Carbone ma nessuno mi ha ricevuto, nessuno si è fatto vedere. Noi commercianti che valore abbiamo per il Comune? Non valiamo nulla? Non ci tutela nessuno?».

A questo punto è intervenuto il consigliere Putzu: «E' gravissimo che un amministratore non riceva un cittadino, che non si faccia trovare. I commercianti sono cittadini di serie A: offrono un servizio alla cittadinanza. In particolare qua a Montale viene offerto un "commercio di vicinato", essenziale e unico. Chi investe soldi, energie in un'attività non deve e non può essere penalizzato, anche perché oltre ai titolari ci sono i dipendenti che, se la situzione continua ad essere quella attuale, rischiano anche il posto di lavoro».

Giancarlo Migli, consigliere di circoscrizione interviene e dichiara: «E' inutile che Brambati dica che questo progetto è stato condiviso con le gente. Non è vero, non si è mai parlato di questo. Se mai si è parlato di un progetto, quello del 2004, che andava bene a tutti. Ciò che invece è stato realizzato non è stato condiviso da nessuno. Ed è vero che ci sono residenti contenti del nuovo assetto viabilistico, ma il progetto firmato, anche da loro, non era questo». E conclude: «Il rischio adesso è che da questa situazione nasca una guerra tra "poveri": residenti (contenti) e commercianti, questa è l'ultima cosa che si vuole e si deve creare: mettere gli uni contro gli altri».

Domani, 5 agosto, il Comitato ha indetto una conferenza stampa in Comune per far sentire la voce di tutti quelli che hanno un'attività commerciale a Montale. E dicono: «Speriamo che a questo punto qualcuno ci ascolti, non si può andare avanti così. La situazione va risolta prima della "pausa estiva". Non possiamo aspettare fino a settembre, a quel punto sarà troppo tardi, per tutti».

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