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Cronaca

«Né amici, né nemici delle cooperative: difendiamo la dignità di tutti i lavoratori e il rispetto delle regole»

Antonio Colosimo, segretario territoriale Fit Cisl, replica alle dichiarazioni del Si Cobas: «Su Euroservizi, tutti i lavoratori sono stati pienamente retribuiti delle loro spettanze, compreso il Tfr che dovrà essere erogato dall'Inps, senza perdite di posti di lavoro»

«''Calunniate, calunniate qualche cosa resterà''. Nell’ultimo comunicato di ieri i Si Cobas mi accusano di aver taciuto nella vicenda Euroservizi. Mentre ci sono da affrontare ben altri problemi, mentre nella nostra città il lavoro viene impedito dall’uso della violenza, sono costretto a rispondere a questa insinuazione». Lo scrive, in una nota, Antonio Colosimo Segretario territoriale Fit Cisl.

«Allora è opportuno sia noto - afferma Colosimo - che in base ai verbali di conciliazione effettuati con l’ex cooperativa Euroservizi, tutti i lavoratori sono stati pienamente retribuiti delle loro spettanze, compreso il Tfr che dovrà essere erogato dall’Inps. E’ stato garantito il passaggio alla nuova cooperativa e quindi la vicenda si è chiusa non perdendo posti di lavoro. C’è stato un piccolo disguido che prontamente, noi, organizzazioni sindacali confederali, abbiamo affrontato con impegno ed abbiamo risolto. Tra l’altro, i verbali di conciliazione da me firmati sono identici a quelli sottoscritti dal Segretario territoriale Filt Cgil di Lodi. Non capisco (ma posso intuire) questo accanimento nei miei confronti. Ovviamente tutto il mio operato nel territorio viene portato a conoscenza della Segreteria regionale Fit Cisl e della Segreteria nazionale di categoria. Non sono né amico, né nemico delle cooperative, ma con il confronto e la mediazione coerente e costante, cerco, (anzi cerchiamo, insieme agli altri colleghi dei sindacati confederali) di difendere la dignità di tutti i lavoratori, il rispetto delle regole, i diritti e i doveri che scaturiscono dai contratti collettivi nazionali di lavoro».

Prosegue il segretario: «Il nostro impegno, mio, in particolare, sarà, in questi giorni difficili di fare quanto è possibile per tutelare i lavoratori delle cooperative, ma, ancor più, in questo momento di crisi, il lavoro. Ribadisco inoltre, che non sono un politico: sono e sarò, fino a quando gli iscritti lo riterranno, solo ed esclusivamente un sindacalista, che ha fatto e farà del confronto e della mediazione il fattore determinante della propria attività. Infine, in merito allo svolgimento dell’attività di consigliere comunale di mio figlio Marco, pur tenendo sempre distinto il mio ruolo di sindacalista dal suo di consigliere comunale, come padre rivendico il diritto di apprezzarlo e di esserne orgoglioso».

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