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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Strada ai Dossi di Le Mose

Nel cellulare foto di case da svaligiare, ladri braccati in A21: un arresto e due denunce

I carabinieri del Radiomobile hanno arrestato un pregiudicato albanese irregolare e già espulso dall'Italia che è scappato a piedi in autostrada, mentre hanno denunciato i due complici, un connazionale e una romena. A bordo della loro Audi decine di arnesi da scasso

Se i carabinieri del Radiomobile non li avessero bloccati probabilmente avrebbero razziato ville e appartamenti: è andata male a tre stranieri, due albanesi di 32 e 33 anni e una romena di 28 anni a bordo di un'Audi A6 berlina con targa romena e guida a destra, che si aggiravano in strada Dossi di Le Mose nella zona industriale vicino all'autostrada domenica 12 novembre. 

I carabinieri del Radiomobile hanno notato l'auto e hanno intimato l'alt, per tutta risposta invece la vettura ha accelerato e ha provato a scappare fino all'altezza del magazzino della Tnt: in pochi secondi dall'abitacolo è sceso l'albanese di 32 anni: è scappato nei campi, ha attraversato l'autostrada A21 (ferendosi ad una mano nel tentativo di scavalcare il guard rail) ma dopo un insegumento a piedi è stato bloccato, dopo una colluttazione, vicino alla sede di Iren da una seconda pattuglia che era stata allertata nel frattempo.

A bordo dell'Audi invece erano rimasti l'albanese di 33 e la romena di 28 anni. Nel baule i militari hanno trovato arnesi da scasso, attrezzi da lavoro modificati ad hoc per scassinare porte e infissi, torce, guanti, zaini con abiti di ricambio, scarpe, felpe con cappuccio: tutto l'occorrente per svaligiare abitazioni. Nel cellulare della donna hanno trovato foto di villette e palazzi di Piacenza, con tanto di numero civico e nomi delle vie: probabilmente, fanno sapere dall'Arma, erano nel mirino quella sera.

Il 33enne e la donna sono stati denunciati (entrambi hanno precedenti), mentre il terzo uomo, il 32enne albanese scappato nei campi è stato arrestato. Era stato espulso nel 2014 con un volo da Malpensa ma evidentemente era riuscito a rientrare in Italia per continuare a delinquere, prima dei 5 anni previsti dalla legge, pertanto sono scattate le manette, inoltre è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale. Ha alle spalle diversi precedenti penali sempre per furto. Tutti e tre sono domiciliati a Milano. 



 

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