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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montale / Via Bartolomeo Riva

Niente di fatto tra Usb e Gls in prefettura. E' sciopero fino a mercoledì

Niente di fatto in prefettura dopo sei ore di faccia a faccia tra i dirigenti di Gls, Seam e Usb: «Non c'erano le condizioni per sottoscrivere un buon accordo». Confermata la mobilitazione nazionale fino al nuovo incontro di mercoledì, giorno in cui al centro islamico di via Caorsana si svolgeranno i funerali di Abd Elsalam Ahmed Eldanf

Sei ore di confronto hanno portato a un nulla di fatto almeno fino a mercoledì 21 settembre quando le parti si ritroveranno di nuovo faccia a faccia. Alle 23 si è concluso in prefettura l'incontro tra l’azienda di trasporti Gls di Piacenza e il sindacato di base Usb davanti al prefetto Anna palombi, il questore Salvatore Arena e il sindaco Paolo Dosi accompagnato dal vicesindaco, dopo una settimana di tensioni e la morte del 53enne egiziano Abd Elsalam Ahmed Eldanf, schiacciato da un tir davanti alla ditta di logistica in via Riva a Montale nella serata del 14 settembre.

«Le parti hanno ritenuto di rinviare tutto a mercoledì mattina, in questo lasso di tempo faremo le nostre valutazioni ma non vogliamo entrare nel merito delle proposte e controproposte perché sarebbe controproducente. Non c'erano le condizioni per sottoscrivere un buon accordo e abbiamo deciso di non firmare, non sarebbe piaciuto a AAbd Elsalam Ahmed Eldanf-2bd Elsalam Ahmed Eldanf. Alcune cose andavano bene, su altre occorre aggiustare il tiro, ora ne parleremo con i nostri lavoratori» dichiarano i rappresentati di Usb uscendo dal palazzo del governatore, Sergio Bellavita, Maria Teresa Chiariello e Riadh Zaghdane che confermano dalle 8 del 20 settembre alle 8 del 21 uno sciopero in tutti gli hub e magazzini Gls d'Italia. I rappresentanti di Gls e delle società che hanno in appalto i lavoratori non hanno voluto rilasciare ai giornalisti nessuna dichiarazione.  

«Questa triste vicenda pesa sulle coscienze di tutti noi, fino a mercoledì peserà molto sulle aziende», concludono gli esponenti di Usb che in tarda serata si sono recati al picchetto permanente davanti alla Gls in via Riva per riferire ai propri iscritti.  Sul tavolo il sindacato ha messo diverse richieste: stabilizzazione dei contratti a tempo determinato per 15 persone,  il reintegro di sei lavoratori licenziati nel gennaio scorso e in generale la ricostruzione di rapporti sindacato-azienda collaborativi e sani. Non è dato sapere quali siano state le proposte da parte della dirigenza della Gls e della Seam, la società che gestisce i facchini all'interno dell'hub. Usb ritiene che il proprio iscritto sia stato ucciso durante un picchetto e parla di «omicidio padronale», mentre la procura, dopo aver visionato i video di sorveglianza dell'azienda e fatto le indagini ha dichiarato che si tratta di «un incidente» pertanto il camionista 43enne italiano alla guida del tir che schiacciò il facchino, è accusato di omicidio stradale ed è indagato a piede libero e ha fatto sapere che al momento della tragedia non era in corso nessun blocco. L'incontro è arrivato dopo una settimana di fuoco iniziata le sera del 14 settembre con la morte del 53enne egiziano, proseguita con il blocco dei binari della stazione il 15 settembre e il maxi corteo di sabato scorso. Mercoledì 21 settembre alle 8 al centro islamico di via Caorsana saranno celebrati i funerali di Abd Elsalam Ahmed Eldanf. 

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