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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

«Non siamo impiegati comunali, servono tutele». Agenti della Municipale a Bologna

​Il 10 marzo dalle 9.30 alle 13 si svolgerà, presso la sede della Regione Emilia Romagna a Bologna una manifestazione del Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale (Sulpl) «per promuovere la riforma della Polizia Locale Italiana»

Il 10 marzo dalle 9.30 alle 13 si svolgerà, presso la sede della Regione Emilia Romagna a Bologna una manifestazione del Sindacato Unitario Lavoratori della Polizia Locale (Sulpl) «per promuovere - si legge in una nota ufficiale del sindacato - la riforma della Polizia Locale Italiana, unica in Europa ad essere inserita in un contesto contrattuale privatistico, quando proprio per il ruolo di controllo dell’illegalità e per la sicurezza pubblica dovrebbe, come in tutti gli altri paesi Europei, essere estranea a logiche “di contratti produttivistici”».

«In questo contesto di “politically correct” - scrivono il segretario provinciale Miriam Palumbo e il coordinatore regionale Paolo Sarasini - noi diversamente impiegati, rivendichiamo questa diversità: siamo lavoratori che vivono ogni giorno l’evolversi sociale nei sui aspetti peggiori (disagio di convivenza, microcriminalità, esasperazione di banali problemi quotidiani), l’operato della Polizia Locale si svolge a 360 gradi nel campo della sicurezza pubblica. Anche per quelle questioni che non sono di stretta pertinenza della Polizia Locale ma piuttosto di altre agenzie di sicurezza quali carabinieri o polizia di Stato, le stesse agenzie le demandano, ormai in modo costante, alle centrali di Polizia Locale ed impongono al lavoratore un’ulteriore sforzo senza alcun riconoscimento e tutela».

Prosegue la nota sindacale: «Noi non siamo impiegati in divisa: la nostra presenza sul territorio è reale, non in luoghi “protetti”, non dietro sportelli, non all’interno di uffici, ma sulla strada, in mezzo alle persone, ogni giorno per confrontarci, rispondere, risolvere. Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più frequentemente ad aggressioni ai colleghi durante l'espletamento di normali servizi, si deve prendere atto dell’insofferenza al rispetto delle regole dovuti a molteplici motivi di natura socio economica, il fatto è che siamo oggetto di violenze fisiche e verbali, siamo potenzialmente soggetti alle malattie dovute all’inquinamento, siamo esposti alle intemperie e a sinistri stradali senza avere la minima tutela da parte delle Amministrazioni».

«Viene posta in essere una grave disparità tra lavoratori fino ad arrivare all’assurdo teorema: “investimento di agente di Polizia Stradale e investimento di agente di Polizia Locale su medesimo intervento, il primo avrà ogni titolo di tutela ovvero equo indennizzo, eventuale causa di servizio, ecc., il secondo nulla. Quale è la causa di questa assurda diversità di trattamento tra lavoratori che esplicano una medesima funzione? Semplice il contratto collettivo nazionale di lavoro privatistico degli Enti Locali, il voler a tutti i costi paragonarci ad impiegati, come dire che il muratore fa lo stesso lavoro dell’impiegato del catasto». 

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